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Tharros, il futuro in campo

Tharros, il futuro in campo

La sorte dei biancorossi promossi in Prima dipende dalla gestione del Comunale

26 maggio 2014
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ORISTANO. La pentola bolle a fuoco lento in casa Tharros. Freschi ancora dei festeggiamenti, dopo la promozione alla Prima categoria di due settimane fa strappata nel derby-spareggio ai cugini dell'Oristanese sul campo di Santa Giusta, i biancorossi ora sono occupati principalmente a godersi le “ferie”, ma senza mandare completamente in vacanza corpo e mente. I pensieri sono inevitabilmente già rivolti al prossimo campionato nella categoia superiore e le azioni vanno di conseguenza.

«Siamo alla ricerca delle condizioni necessarie affinché si possa affrontare un campionato così come la Tharros merita – si lascia sfuggire come unica dichiarazione il presidente della Tharros, Antonio Mariani –. Dobbiamo portare in campo una squadra forte di quelle precondizioni che le permettano di esprimere l’entusiasmo, la voglia e l’impegno che sono stati messi per arrivare fin qui». Traduzione, ancora niente di fatto. L’incognita maggiore resta quella del campo comunale. Il Comune potrebbe affidare proprio alla Tharros l’intera gestione, così come era stato proposto da parte del presidente Antonio Mariani qualche anno fa. L’ipotesi era poi naufragata, ma aveva fatto segnare una nuova impennata grazie al precedente assessore della giunta Tendas, Peppino Marras, che un anno fa circa aveva riaperto le trattative in tal senso. Recentemente, anche il nuovo assessore, Emilio Naitza, è apparso intenzionato a seguire la stessa direzione e pare che già la scorsa settimana ci siano stati i primi contatti con la società.

Tutto è ancora però avvolto da una nube di riserbo e qualsiasi discorso o fuga di notizie sarebbe prematura perché, di fatto, carne al fuoco non ne è stata messa. Certo è che, per la Tharros, giocare un campionato di Prima nelle stesse condizioni di quello appena terminato in Seconda – ovvero allenarsi in settimana nel campo in terra battuta di Donigala e giocare le partite in casa la domenica in un campo in erba che ha bisogno di un sostanziale intervento di manutenzione –, sarebbe disagevole, per non dire penalizzante. E non è un segreto che più si sale di categoria, maggiori sono la competitività e l'agonismo.

Insomma, perdere il treno della Prima categoria sarebbe un peccato doppio, dato chesembra essersi finalmente formato un gruppo affiatato e considerato che l’allenatore Andrea Contini sembra propenso a restare. «Se si creassero le condizioni, sono molto tentato di rimanere – ha dichiarato il mister –. Se non cambiasse nulla, al contrario, la Tharros è inevitabilmente destinata ad affrontare un campionato un po’ all’arrembaggio». E in riferimento alla possibilità che la Tharros, dovendo restare così le cose, possa perdere il presidente, Contini non ha dubbi che «anche se cambiassero gli attori, resterebbero invariati i problemi».

Caterina Cossu

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