La Regione corre in soccorso dell’ippica sarda
Finanziate altre nove giornate di corse. Domenica a Chilivani il Gran Premio e il Criterium
CHILIVANI. Mentre da Cagliari arriva la conferma che anche quest’anno l’Agris finanzierà nove giornate di corse da dividere tra gli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro, l’ippica sarda si prepara a vivere un'altra grande giornata di galoppo. Tre le corse di cartello che, domenica, catalizzeranno le attenzioni degli appassionati: il 57° Gran Premio Sardo (15.400 euro di montepremio), dedicato ai tre anni anglo-arabi qualificati a fondo inglese, il Criterium sardo, riservato ai purosangue di due anni, e il Derby italiano degli arabi.
Il Gran Premio si correrà sulla distanza di 2.400 metri e ha una storia ricca di protagonisti. Con una curiosità: istituita nel 1958, la corsa si è disputata all'ippodromo "Pinna" di Sassari sino al 1974, poi è passata a Chilivani, già sede del Derby Sardo. Il primo vincitore è stato Zeus, della scuderia Piana, montato da Antonio Muroni. Negli ultimi anni, nessun fantino è riuscito vincere due volte di fila, anche se l'anno scorso Antonello Fadda ha trionfato con Redenta Tiria facendo la doppietta col Derby Sardo conquistato in sella a Rialto.
Corsa storica è anche il Criterium Sardo, giunto alla 39esima edizione e riservato ai puledri purosangue inglese di due anni (montepremio di 11 mila euro). Il primo venne corso nel 1976 e vide il successo di Allegretta, della scuderia Sanna, che affidò le briglie a Franco Fadda, il padre di Antonello. Tra i cavalli da ricordare, Caluki, della scuderia L3C che vinse nel 1999 montato da Paolo Aragoni e poi fece splendida carriera tra Roma e Napoli gareggiando anche nelle Listed Race e nelle corse di gruppo I e II.
Infine il Derby dei puri sangue arabi vinto nel 2013 da Romina de Lohele, della scuderia Francesca Nadali, montata da Alberto Bianchina.