La strana storia di Leonardo Blanchard Da ultrà a giustiziere dei bianconeri
A maggio in curva a Berlino a tifare Juve con la faccia dipinta di bianconero. A settembre nella storia per un gol di testa alla sua squadra del cuore, che vale il primo punto del Frosinone in A e la...
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A maggio in curva a Berlino a tifare Juve con la faccia dipinta di bianconero. A settembre nella storia per un gol di testa alla sua squadra del cuore, che vale il primo punto del Frosinone in A e la certificazione della crisi bianconera. È una favola da calcio quella di Leonardo Blanchard, nome straniero e origine grossetana, autore dell'1-1 al 92' ieri allo
Juventus Stadium.
«Nel maggio scorso - ha raccontato lui stesso ieri a fine partita - ero in curva a Berlino con la faccia dipinta di bianconero per la finale di Champions: ora sono qui a gioire per una rete segnata proprio alla Juventus». Difensore centrale del Frosinone e uomo copertina con il suo gol storico ai danni dei campioni d'Italia, è passato nell'arco dei secondi 45' minuti dalla sciagurata deviazione nella sua porta sul tiro di Zaza, alla rete di testa nel secondo minuto di recupero e che ha regalato il primo punto in serie A alla società giallazzurra. La prodezza contro la Juve ha ricordato alla tifoseria ciociara le reti pesanti di Blanchard nell'ultimo campionato di serie B, appena pochi mesi fa, quando la Juve scalava le vette d'Europa e lui quelle della B.
D'altra parte, fare gol alla Juventus era sicuramente nel destino di Blanchardo. In una conferenza stampa pre campionato il difensore, che doveva scontare un turno di squalifica e quindi avrebbe saltato la prima del Frosinone in serie A, disse testualmente: «per l'inizio non ci sono preferenze, l'importante è che non ci capiti la
Juventus, perché saltare l'appuntamento contro la squadra per cui ho fatto il tifo sin da bambino sarebbe, per me, un grande dispiacere». Destino amico, e alla fine rientro a Frosinone con la maglia di Pogba.
