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Banco di Sardegna, il “matrimonio” con la Dinamo vale il Premio Reverberi

Cuccurese premiato dall'ex arbitro Facchini
Cuccurese premiato dall'ex arbitro Facchini

L'istituto di credito ha ricevuto l’oscar del basket italiano in qualità di sponsor più longevo dell’intero movimento cestistico italiano

24 febbraio 2016
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SASSARI. Dal campo alla scrivania, sino ad arrivare alla “cassaforte”. La Dinamo continua a direttamente o indirettamente a raccogliere riconoscimenti in giro per l’Italia. Lunedì è stata la volta del Banco di Sardegna, inteso come istituto di credito, che ha ricevuto l’oscar del basket italiano in qualità di sponsor più longevo dell’intero movimento cestistico italiano.

Nell’Aula Magna della nuova scuola primaria di Quattro Castella si è svolta la cerimonia annuale di consegna dei Premi Reverberi, giunti alla trentesima edizione. Il Premio speciale di quest’anno (riferito alla scorsa stagione) è stato conferito al Banco di Sardegna, main sponsor della Dinamo da oltre 25 anni.

A consegnare il riconoscimento è stato l’ex arbitro Fabio Facchini (a sua volta vincitore del Premio Reverberi 1999) e dall’assessore comunale alla cultura Danilo Morini nelle mani del direttore generale del Banco, Giuseppe Cuccurese, per il contributo dato alla pallacanestro e per la stagione agonistica conclusa con il triplete che ha portato in Sardegna lo Scudetto, la Supercoppa e la Coppa Italia.

Il legame tra il club sassarese e l’istututo di credito eisale alla stagione 1990-’91, la seconda in assoluto della Dinamo in serie A2 e la partnership non si è mai interrotta. «Per il Banco – ha detto Cuccurese – è motivo di grande soddisfazione e orgoglio ricevere questo prestigioso premio, che vogliamo condividere con la Sardegna tutta. Si tratta del riconoscimento di un progetto in cui abbiamo fortemente creduto, vincente non solo sotto l’aspetto prettamente commerciale, ma che va ben oltre; una partnership che ha contribuito a creare una realtà ben gestita e organizzata, molto attenta al rispetto dei giusti valori e che è stata capace di aggregare e di scatenare grande entusiasmo in tutta l’isola, portando la bandiera dei Quattro mori e il nostro marchio nei più prestigiosi palazzetti italiani ed europei». (a.si.)

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