La Nuova Sardegna

Sport

La boxe abbraccia una mamma nella sfida per la vita

di Gianni Bazzoni

Sabato sera a Porto Torres il memorial “Diego Riviera” Il ragazzo era morto dopo un gol. In dono un defibrillatore

23 maggio 2016
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PORTO TORRES. Sul ring si combattono battaglie che spesso aiutano a crescere, a comprendere le difficoltà degli altri e valorizzare i sacrifici che vengono fatti nello sport e nella vita di tutti i giorni. E la boxe, che sa essere dura e severa, è sempre più esempio di speranza per chi si trova in difficoltà. Ancora di più per chi le sfide le gioca tutti i giorni, anche per ricordare chi non c’è più e ha perso la vita mentre faceva la cosa più bella: giocare una partita.

Il 28 maggio a Porto Torres, il pugilato abbatte i confini regionali e abbraccia l’associazione onlus «Diego Riviera», intitolata a un ragazzo di 16 anni morto nel 2009 a seguito di un malore durante una partita di calcio. Aveva appena finito di esultare per un bel gol quando si è accasciato a terra, a Dovera (Cremona). Soccorso e accompagnato in ospedale, il ragazzo non si era più ripreso, il suo cuore aveva smesso di battere dopo tre giorni. Sul campo di gioco non c’era un defibrillatore che, forse, sarebbe servito a salvare quella giovane vita.

Da allora Maria Cinzia Brescianini, madre di Diego, insieme a un gruppo di amiche ha creato una associazione che gira l’Italia e raccoglie fondi per donare defibrillatori a società ed enti.

Per la prima volta l’associazione sbarca in Sardegna e l’occasione è offerta dalla manifestazione pugilistica di sabato - inizio alle 19 sul ring allestito nei campetti di via Antonelli - promossa dall’Asd Turris “Battista Martellini” dove è in programma un interessante confronto di carattere regionale.

Nel corso della serata, è previsto un momento in cui ci sarà la donazione di un defibrillatore alla società Turris Martellini. La consegna sarà preceduta dall’intervento di Maria Cinzia Brescianini. «Racconterò la mia storia – ha detto la donna, impegnata in una instancabile attività di prevenzione e di promozione dei valori dei giovani e della vita in nome del figlio –, la storia drammatica di una madre che ha perso il figlio su un campo di calcio a causa di un attacco cardiaco. Non voglio che quello che è successo a me capiti ad altri».

L’iniziativa dell’Asd “Turris Martellini” è in linea con i principi della Federazione Pugilistica Italiana, sempre più aperta al confronto sui temi sociali e pronta a trasmettere i valori sani di una disciplina che richiede sacrificio, serietà, coraggio e rispetto degli avversari. La manifestazione di boxe di sabato consentirà alla società turritana di proporre sfide interessanti tra i migliori boxeur isolani, ma anche di compiere un passo importante verso la prevenzione. Da quel momento, infatti, in palestra ci sarà un defibrillatore nel nome di un ragazzo di 16 anni, Diego. Il regalo di una madre per non dimenticare.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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