Una squadra troppo fragile e una difesa da registrare
ROMA. L’entusiasmo scatenato dalla vittoria con l'Inter si è affievolito. Sono seguiti due ko pesantissimi (Fiorentina e Lazio), conditi da nove gol subiti. Quella del Cagliari è la peggior difesa...
ROMA. L’entusiasmo scatenato dalla vittoria con l'Inter si è affievolito. Sono seguiti due ko pesantissimi (Fiorentina e Lazio), conditi da nove gol subiti. Quella del Cagliari è la peggior difesa del campionato: 23 le reti incassate in dieci gare. Tante, troppe per una squadra che deve salvarsi. I rossoblù vanno nel pallone quando la partita si complica. Commettono errori tattici ed individuali che fanno diventare tutto facile per gli avversari. E' come se improvvisamente si spegnesse la luce. Il problema è che questo è già successo diverse volte e in tutte le occasioni i rossoblù sono rientrati negli spogliatoi a mani vuote. La classifica, per ora, è tranquilla. I punti di vantaggio sulla zona retrocessione sono tanti, ma va trovata (in fretta) una soluzione per migliorare la fase di non possesso. Quando si subisce così tanto non è mai un caso.
Equilibrio. C'è da preoccuparsi perché il Cagliari appena va sotto si sfalda. Perde le distanze tra i reparti, si allunga e concede praterie agli avversari. La squadra improvvisamente depone le armi e diventa vulnerabile. In dieci gare tre volte i rossoblù sono stati messi al tappeto nel primo tempo e in una manciata di minuti. E' un problema di organizzazione o psicologico? Il campo ha detto che vengono commessi errori individuali ma anche tattici. Sulle palle inattive a favore la squadra si sbilancia ed è sufficiente un rilancio lungo per trovarsi a difende uno contro uno o in inferiorità numerica. La fotografia del primo gol segnato dalla Lazio è la risposta.
Infortuni. Quello di Murru complica i piani dell'allenatore. Nella rosa del Cagliari non c'è un sostituto naturale del difensore sardo. Bittante può essere la soluzione, ma anche Capuano ha dimostrato di poter giocare terzino sinistro. Un'altra tegola dopo quelle di Ionita, Joao Pedro e Farias (quest'ultimo potrebbe tornare a disposizione col Torino). Le note positive sono i recuperi di Melchiorri e soprattutto di Dessena, tornato in campo dopo 11 mesi dal crac di Brescia. Quest'ultimo avrà un ruolo importante non solo sul campo ma anche nello spogliatoio.
R.M.