Dinamo, dal Rok al ritmo di El Diablo
di Mario Carta
Il play Stipcevic dopo tre anni saluta commosso nel giorno dell’arrivo del nuovo coach, Esposito. Martedì la presentazione
27 maggio 2018
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SASSARI. Se fosse servita una conferma sul fatto che alla Dinamo stavolta si cambia, eccone due. Nello stesso giorno. Arriva il nuovo allenatore Vincenzino Esposito. E dopo tre stagioni (risoluzione consensuale, comeviene definita) Rok Stipcevic saluta. Chi viene, chi va. In una Dinamo che resta, rappresentata dal presidente Sardara, dall’ora soltanto gm Pasquini e da un nucleo di giocatori dai quali si intende ripartire senza dover rifare tutto daccapo. Coach Esposito permettendo, naturalmente.
Il tecnico casertano è arrivato ieri a Sassari e ha subito cominciato a dialogare in maniera approfondita con i dirigenti biancoblù. Stefano Sardara lo presenterà ufficialmente alla stampa e ai tifosi martedì mattina, ma nel frattempo El Diablo avrà già avuto modo di entrare ulteriormente nel dettaglio del tipo di squadra e quindi del tipo di uomini che ha in mente. Non sembra infatti casuale che l’addio al play croato sia arrivato proprio in queste ore, e c’è da aspettarsi anche che il numero 24 non sia l’unico dei giocatori già confermati a dover fare comunque le valige, a partire da un Scott Bamforth che dopo un avvio stellare ha deluso le premesse.
La Dinamo (e i tifosi sui social) ieri una volta ufficializzata la notizia hanno salutato Stipcevic con il cuore in mano, come si fa con un giocatore che non si può non amare, per i risultati, per l’impegno e l’attaccamento alla maglia che ha sempre dimostrato nelle sue tre stagioni in biancoblù.
Sul campo è sempre stato l’ultimo ad arrendersi e nello spogliatoio sempre il primo ad arrivare. Ha adottato Sassari come Sassari ha adottato lui, e il commiato della società (che lo ha definito “un giocatore speciale”) non è di circostanza, come non lo sono le parole che lui ha dedicato ai tifosi: «Ringrazio tutti i sardi – ha spiegato Stipcevic nella nota ufficiale della Dinamo, senza limitarsi ai soli sassaresi – per essermi stati sempre vicini e avermi accolto e accettato come se fossi uno di voi. Ringrazio lo staff e la società, tutti i compagni di squadra, ogni persona che è stata vicino a me in questi anni. Prima o poi arriva il momento in cui le strade nella vita si separano e le nostre si separano in questo momento e per adesso… Questo fa parte della vita e del nostro lavoro (passione), è una cosa che si deve accettare. Si va avanti stringendo le mani forte, col sorriso. Si va avanti soprattutto sapendo di aver dato tutto se stesso in questi anni. Si esce a testa alta».
Ciao Rok, arrivederci. Ma la Dinamo sta cambiando ancora una volta, e già nei prossimi giorni ci saranno altre novità.
Il tecnico casertano è arrivato ieri a Sassari e ha subito cominciato a dialogare in maniera approfondita con i dirigenti biancoblù. Stefano Sardara lo presenterà ufficialmente alla stampa e ai tifosi martedì mattina, ma nel frattempo El Diablo avrà già avuto modo di entrare ulteriormente nel dettaglio del tipo di squadra e quindi del tipo di uomini che ha in mente. Non sembra infatti casuale che l’addio al play croato sia arrivato proprio in queste ore, e c’è da aspettarsi anche che il numero 24 non sia l’unico dei giocatori già confermati a dover fare comunque le valige, a partire da un Scott Bamforth che dopo un avvio stellare ha deluso le premesse.
La Dinamo (e i tifosi sui social) ieri una volta ufficializzata la notizia hanno salutato Stipcevic con il cuore in mano, come si fa con un giocatore che non si può non amare, per i risultati, per l’impegno e l’attaccamento alla maglia che ha sempre dimostrato nelle sue tre stagioni in biancoblù.
Sul campo è sempre stato l’ultimo ad arrendersi e nello spogliatoio sempre il primo ad arrivare. Ha adottato Sassari come Sassari ha adottato lui, e il commiato della società (che lo ha definito “un giocatore speciale”) non è di circostanza, come non lo sono le parole che lui ha dedicato ai tifosi: «Ringrazio tutti i sardi – ha spiegato Stipcevic nella nota ufficiale della Dinamo, senza limitarsi ai soli sassaresi – per essermi stati sempre vicini e avermi accolto e accettato come se fossi uno di voi. Ringrazio lo staff e la società, tutti i compagni di squadra, ogni persona che è stata vicino a me in questi anni. Prima o poi arriva il momento in cui le strade nella vita si separano e le nostre si separano in questo momento e per adesso… Questo fa parte della vita e del nostro lavoro (passione), è una cosa che si deve accettare. Si va avanti stringendo le mani forte, col sorriso. Si va avanti soprattutto sapendo di aver dato tutto se stesso in questi anni. Si esce a testa alta».
Ciao Rok, arrivederci. Ma la Dinamo sta cambiando ancora una volta, e già nei prossimi giorni ci saranno altre novità.