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Il Cagliari guarda avanti: Soriano e Birsa nel mirino

di Roberto Muretto
Il Cagliari guarda avanti: Soriano e Birsa nel mirino

Uno dei due può essere acquistato a gennaio per sostituire l’infortunato Castro. Maran elogia la squadra: «Siamo coraggiosi e interpretiamo bene le partite»

18 dicembre 2018
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CAGLIARI. Ancora tre partite e il girone di andata sarà completato. Il Cagliari la scorsa stagione ha chiuso la prima parte del campionato con 20 punti. Spera di fare meglio quest’anno, anche se il calendario non è favorevole: due trasferte (Lazio e Udinese), intervallate dalla gara in casa col Genoa. La squadra di Maran ha dimostrato che se la può giocare con chiunque, soprattutto se al suo puzzle non vengono a mancare troppe tessere. La possibilità di fare meglio è concreta, l’importante è mantenere lo spirito battagliero visto nelle gare contro Roma e Napoli, partite dalle quali bisogna ripartire per centrare senza sofferenze l’obiettivo stagionale: la salvezza.

Futuro. La società è già proiettata sul mercato di gennaio. Premesso che Nicolò Barella non si muove e i “corteggiatori” dovranno aspettare giugno per fare la... dichiarazione, la priorità è trovare il sostituto di dell’infortunato Castro. Non sarà semplice anche se il presidente Giulini e il direttore sportivo Carli hanno delle idee. Soriano del Torino resta una pista percorribile, più complicato arrivare a Birsa del Chievo, giocatore del quale il tecnico Di Carlo non vuole privarsi. Una trattativa che decollerà solo se sarà il giocatore sloveno a chiedere di essere ceduto. Arriverà anche un esterno sinistro, ma per questo ruolo ancora non sono stati fatti nomi. Ci saranno anche delle cessioni: in pole ci sono Cigarini e Andreolli. Ma il centrocampista e il difensore hanno ingaggi alti, non sarà facile trovare acquirenti. Tornerà qualcuno dai prestiti? Forse no, anche se è un discorso che va approfondito nelle prossime settimane. Il centrocampista argentino Colombatto è uno degli indiziati ma il Verona difficilmente lo lascerà andare.

Il mister. Maran è contento per il modo in cui il Cagliari interpreta le partite. «Siamo sempre statilucidi, dato intensità dall’inizio alla fine - le parole del tecnico rossoblù -. Una prestazione così, nonostante le difficoltà di questo periodo, va solo elogiata». Il mister “odia” fare le barricate. Le sue squadre non devono solo pensare a non prenderle ma essere propositive. «Se non hai coraggio di strada ne fai poca - aggiunge Maran -. Contro il Napoli abbiamo costruito alcune occasioni chiare e in altre situazioni è stato sbagliato l’ultimo passaggio. Abbiamo dimostrato che sappiamo soffrire e anche pungere». Maran da oggi prepara la sfida di sabato con la Lazio. «Saremo ancora rimaneggiati - conclude - ma posso contare su ragazzi che mi danno ampie garanzie. La crescita è evidente, giocando così possiamo toglierci molte soddisfazioni. A Roma andiamo a giocarcela».

Soldatini. Faragò e Pisacane sono l’esempio da seguire. Due giocatori che non hanno qualità tecniche immense, ma in campo ci mettono l’anima. Hanno uno spirito combattivo che gli consente di dare sempre il massimo. Pisacane domenica giocava contro la sua squadra del cuore, non si è emozionato, ha dato il massimo ed è uscito solo perchè fermato dai crampi. Faragò è stato utilissimo nelle due fasi di gioco, non si è fermato un attimo, ha finito la partita sulle gambe. È questo lo spirito giusto ed è quello che Maran chiede sempre ai suoi. Le risposte sono soddisfacenti.

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