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Quagliarella e Zaniolo, il vecchio e il bimbo del gol

Quagliarella e Zaniolo, il vecchio e il bimbo del gol

Il bomber della Samp e il giovane talento della Roma alla ribalta nell’ultima giornata della serie A

28 dicembre 2018
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ROMA. Il più esperto Fabio 'quota 100' (gol) l'ha raggiunta da un pezzo ma alla pensione non pensa proprio tanto che è fresco di rinnovo di contratto fino al 2020, il giovane Nicolò nel mondo del professionismo si è invece appena affacciato eppure da sempre sognava una notte come quella vissuta ieri all'Olimpico.

Ad avvicinare Quagliarella e Zaniolo nell'ultimo turno di campionato ci ha pensato la via del gol con le splendide reti segnate al Chievo e al Sassuolo rispettivamente con un colpo di tacco e con un cucchiaio.

L'attaccante della Sampdoria (138 gol in Serie A di cui 58 alla Samp, come Montella) a un passo dai 36 anni fa parte della 'old school' del calcio italiano mentre il 19enne trequartista della Roma è a tutti gli effetti un prodotto della 'new generation' azzurra di cui tanto ha bisogno il commissario tecnico dell'Italia, Roberto Mancini (che infatti l'ha già convocato per osservarlo da vicino).

Le porte della Nazionale tuttavia potrebbero tornare ad aprirsi anche per Quagliarella, soprattutto se continuerà a segnare con questo ritmo. Col Chievo l'uomo dai gol impossibili ha infatti trovato la rete per l'ottava giornata consecutiva (l'ultimo italiano a riuscirci, nel 2002, era stato Vieri), e ora insegue Pascutti (unico italiano ad aver segnato per 10 gare di fila) e Batistuta, che dal 1994-95 detiene il record assoluto (per 11 giornate sempre in gol).

Insomma da un lato c'è chi sta vivendo una sorta di seconda giovinezza, mentre dall'altro c'è chi invece giovane lo è davvero come Nicolò Zaniolo. Il 19enne di Massa si è messo a correre veloce e in nemmeno sei mesi ha bruciato le tappe: convocazione in Nazionale, esordio in Champions League (al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid) e in campionato, primo gol in Serie A.

E che gol, uno 'scavetto’ che a molti ha ricordato quelli che all'Olimpico con la maglia giallorossa faceva un certo Francesco Totti.

Lui ha rispedito subito al mittente l'ingombrante paragone, ma di sassolini dalle scarpe se ne sta levando parecchi. Basti pensare che da scarto della Fiorentina (al papà Igor dissero che non era all'altezza della Primavera viola) Zaniolo si sta rivelando il vero volto nuovo del calcio italiano. Di sicuro all'Inter - dove ha giocato con la Primavera dopo l'esperienza alla Virtus Entella - qualcuno adesso si sta mangiando le mani per averlo inserito in estate nell'operazione di mercato che ha portato Nainggolan a Milano. Il belga spesso è stato infortunato e adesso è finito anche fuori rosa, Nicolò invece sta rapidamente sbocciando.

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