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I “buu” a Pierre in Lituania scuotono la Champions League

Andrea Sini
I “buu” a Pierre in Lituania scuotono la Champions League

Il giocatore della Dinamo vittima di offese razziste in Lituania. Immediato intervento del Lietkabelis

13 dicembre 2019
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PANEVĖŽS (LITUANIA). Un paio di voci fuori dal coro, proprio dietro la panchina, una denuncia sui social e una presa di posizione netta e chiara da parte dei padroni di casa. L’ombra del razzismo cala sulla Champions League di basket e la protagonista è, suo malgrado, la Dinamo, che torna a casa dalla Lituania felice per la vittoria ma un po’ scossa da quanto avvenuto alla Cido Arena.

La “bomba” è deflagrata martedì notte, con la partita terminata da un paio d’ore. Michele Vitali ha aperto il suo profilo Instagram e ha dato via libera al suo sfogo: «È una vergogna sentire gente che fa il verso della scimmia ad un giocatore solo per il colore della pelle! Inaccettabile! Persone del genere non meritano niente nella vita. #noalrazzismo».

L’episodio al quale si riferisce l’esterno della nazionale azzurra è avvenuto durante il terzo quarto del match giocato alla Cido Arena. Durante una sostituzione, l’uscita dal campo del canadese Dyshawn Pierre è stata accompagnata dai versi della scimmia, provenienti dalla tribunetta che si trova proprio alle spalle della panchina ospite. Due le persone (tre, secondo alcuni giocatori), che hanno ripetuto diverse volte il gesto. Pierre, in piena trance agonistica, non si è accorto dei versi razzisti, ma diversi componenti della panchina sassarese hanno sentito bene e si sono più volte voltati alle loro spalle. La partita, a parte questo episodio, si è giocata in un clima assolutamente sereno, in un’arena molto grande e non particolarmente affollata.

La denuncia di Vitali ha avuto un seguito immediato: i dirigenti dello Lietkabelis hanno contattato la dirigenza della Dinamo per accertarsi dello svolgimento dei fatti, per poi avviare un’indagine interna dopo avere visionato le immagini televisive. Ieri pomeriggio la società lituana ha emesso un lungo comunicato nel quale prende in maniera netta le distanze dal comportamento di quei tifosi. «Condanniamo il comportamento razzista di qualsiasi tipo – si legge nella nota –. La società analizzerà le registrazioni filmate per cercare di identificare nel più breve tempo possibile i responsabili del gesto. Se la responsabilità verrà provata, per evitare che episodi simili si ripetano, verranno poste in atto sanzioni adeguate, come l’allontanamento definitivo dei responsabili dalle nostre partite».

«Apprezziamo molto i tifosi che sostengono la squadra – ha detto il presidente del Lietkabelis, Martynas Purlys –, ma non possiamo tollerare un atteggiamento così irrispettoso nei confronti degli avversari».

A seguire è arrivata anche la presa di posizione della Champions League. «Non c’è posto per il razzismo, l’intolleranza e la discriminazione nel basket. Insieme a tutti i club della Bcl e l’intera comunità del basket europeo condanniamo qualsiasi messaggio che porti odio o razzismo».
 

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