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lo stop nelle serie inferiori 

La Fip blocca l’attività dei comitati Perra: «Una decisione inevitabile»

La Fip blocca l’attività dei comitati Perra: «Una decisione inevitabile»

SASSARI. La serie A, come anche la A2 e la B, resta appesa a un filo, ma nel frattempo il basket “minore” ha già chiuso i battenti: lo ha deciso il presidente della Fip, Gianni Petrucci, che ha...

28 marzo 2020
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SASSARI. La serie A, come anche la A2 e la B, resta appesa a un filo, ma nel frattempo il basket “minore” ha già chiuso i battenti: lo ha deciso il presidente della Fip, Gianni Petrucci, che ha dichiarato conclusa la stagione sportiva 2019-’20 per quanto riguarda i tornei organizzati dai comitati regionali: minibasket, giovanile, senior, femminile, maschile.

«È un provvedimento che arriva dall’alto ma non possiamo non essere d’accordo – dice Bruno Perra, presidente del comitato Sardegna della Fip –. È una scelta dolorosa ma doverosa, stiamo vivendo un momento molto complicato, c’è molta paura e c’è incertezza sotto tutti i punti di vista. Quasi tutti i campionati europei sono stati dichiarati conclusi, il segnale che ha fatto la differenza è stato il blocco delle olimpiadi: quando la manifestazione sportivo più importante in assoluto viene rinviata, capisci che anche lo sport in questo momento si deve fermare».

Perché lo stop all’attività dei comitati è arrivato ora? «A livello dilettantistico le misure di prevenzione sono più difficili da rispettare: non c’è un’organizzazione strutturale che permetta di far fronte alle prescrizioni a livello sanitario. Penso alle palestre, che sono nella quasi totalità comunali: non siamo in grado di bonificare campi, spogliatoi e palloni, ogni giorno, dopo ogni allenamento. È una situazione che mette in difficoltà tutti, siamo spaventati e fermarsi era l’unica soluzione. Bisogna unirsi, lasciare da parte le polemiche e utilizzare il buon senso: è un momento epocale».

Ora però si aprono due “partite” molto importanti: quella della sopravvivenza, per i tanti allenatori e collaboratori delle varie società che hanno nei piccoli rimborsi mensili una fonte di sostentamento essenziale; e poi la base stessa del movimento stesso, che con un lungo stop rischia di sgretolarsi. «Sono due temi ai quali tengo moltissimo. I tecnici e i collaboratori – sottollinea Perra – sono le colonne portanti del movimento e mi auguro che, come sembra, il decreto del governo riconoscerà qualcosa a chi ha collaborazioni sotto i 10 mila euro. Ma i tempi devono essere veloci, c’è gente che ha difficoltà a fare la spesa e pagare il mutuo. E poi c’è l’attività sportiva, che è strettamente collegata alla scuola e ripartirà con questa. Ma se la situazione dovesse migliorare, per l’estate inventeremo qualcosa, programmeremo tornei e attività straordinarie. Dobbiamo fare di tutto per tenere accesa la fiammella della passione». (a.si.)

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