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Anche Maran e il suo staff si autoriducono gli stipendi

di Roberto Muretto
Anche Maran e il suo staff si autoriducono gli stipendi

Accordo raggiunto tra il Cagliari e il tecnico, che era stato esonerato a marzo  Intesa verbale con i calciatori, che rinunceranno a una mensilità 

30 aprile 2020
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CAGLIARI. Rolando Maran e il suo staff hanno deciso di rinunciare alla mensilità di aprile. L'ex allenatore del Cagliari, esonerato all'inizio di marzo dopo la sconfitta in casa con la Roma, ha accettato, la proposta della società costretta a chiedere sacrifici per far quadrare i conti. La stessa cosa hanno fatto il vice Maraner, il preparatore De Bellis e il coach analyst Gianluca Maran, figlio del mister. Una decisione molto apprezzata dal club, che ha avuto una ulteriore conferma della sensibilità e nobiltà d'animo di un tecnico che ha sempre fatto gli interessi del datore di lavoro. Non è da tutti lasciare dei soldi a chi, seppure con garbo, ti ha messo alla porta, preferendoti un altro collega. Maran, invece, non ci ha pensato un attimo. Si è preso solo il tempo necessario per parlare col suo staff, poi ha preso il telefono e comunicato al direttore generale Mario Passetti, che non solo lui ma anche gli altri tecnici rimasti a libro paga del Cagliari erano pronti ad accettare la proposta. In un momento così difficile, durante il quale i ricavi sono praticamente azzerati (stadio chiuso, Store con le serrande abbassate, diritti tv che potrebbero slittare o addirittura non essere pagati se il campionato non riparte), avere la possibilità di risparmiare è una una boccata d'ossigeno.

Rinuncia. Non sono stati solo Maran e il suo staff a fare un piccolo sacrificio. Tutti i collaboratori tecnici che lavorano con e per la prima squadra e tutti gli allenatori e preparatori del settore giovanile, hanno seguito la stessa strada. Si tratta di accordi non sulla semplice parola, ma firmati da ogni singolo che mettono al riparo i Quattro Mori da eventuali future rivendicazioni. Senza dimenticare i dipendenti non tesserati, in questo momento so no tutti in cassa integrazione.

I giocatori. Sulla parola, tutti i tesserati hanno detto che lasceranno nel conto corrente del Cagliari un dodicesimo dei loro emolumenti. Hanno ricevuto lo stipendio di marzo, non gli verrà versato in banca quello di aprile. Per il momento si tratta di un accordo verbale che in termini pratici non ha valore. La società spera di mettere nero su bianco e auspica che questo venga fatto prima possibile. Forse i giocatori rossoblù aspettano il via libera dell'Aic (Associazione calciatori) che al momento ha preso tempo, nonostante le pressioni che arrivano da tutte le società professionistiche. La pandemia di coronavirus è stata in generale un colpo da ko sul piano economico. E' vero che il pallone, soprattutto la serie A, è considerato un mondo a parte, ma d'ora in avanti le cose rischiano di cambiare. I club avranno difficoltà a garantire ingaggi così alti.

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