La Nuova Sardegna

Sport

Calcio, le squadre sarde unite: «Giusto fermare la D»

Calcio, le squadre sarde unite: «Giusto fermare la D»

I presidenti: «Prima la salute, ma ora vanno risolti i problemi economici»

22 maggio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Lo stop definitivo ai campionati dilettantistici non ha sorpreso le formazioni sarde impegnate in serie D. A partire dalle due sassaresi. Era la decisione attesa ma, puntualizza il presidente della Torres, Salvatore Sechi, «è un primo pronunciamento. Chiaro che va bene così, per noi della serie D non c'erano alternative, ma ora aspettiamo di conoscere le indicazioni della Lega. E' stato fatto un passo importante, ma ancora non basta». I nodi da sciogliere restano tanti, conferma Sechi: «Ci sono non pochi aspetti da definire, compresi quelli contrattuali, e guardiamo con interesse a ciò che succederà per la serie C, perchè il futuro della terza serie si rifletterà inevitabilmente anche su di noi».

«Consideravamo terminato da tempo questo campionato, era una decisione rimandata anche troppo. Prendiamo atto della situazione - afferma il Latte Dolce per voce del presidente Roberto Fresu - e ora cerchiamo di capire quando si parlerà di futuro e come sarà. Vedo difficile la ripresa, a porte chiuse, con protocolli limitativi e quasi impossibili da attuare per i Ddlettanti. Aggiungiamo anche che non sappiamo se ci verranno confermati i contributi regionali, da cui dipendiamo, visto che le emergenze di questo duro periodo sono altre». (sa.u.)

Il campionato 2019-20 dell’Arzachena si era chiuso il primo marzo con la sconfitta interna contro il Muravera. Da quel pomeriggio sono passati due mesi e mezzo. ora, ci saranno promozioni o retrocessioni? In ogni l’Arzachena è salva e dunque può pensare al futuro. Nessun tesserato della società gallurese ha però voluto commentare lo stop definitivo al campionato.

Anche in casa Budoni, dopo aver appreso della sospensione definitiva, si aspettano le decisione della Figc su eventuali promozioni e retrocessioni. L’allenatore dei galluresi Raffaele Cerbone commenta così quanto deciso mercoledì: «Si sapeva da tempo – spiega il tecnico dei galluresi – che difficilmente si sarebbe ripreso vista la gravità dell’epidemia, adesso dobbiamo aspettare i verdetti su eventuali retrocessioni e promozioni: c’erano ancora da giocare otto partite e 24 punti a disposizione, perciò poteva capitare di tutto: noi per esempio avevamo già affrontato le prime cinque in classifica anche nel girone di ritorno perciò ci aspettava un calendario sicuramente più agevole rispetto ad altri». (p.m.)

«Condivido lo stop definitivo - afferma Daniele Arras, presidente del Lanusei –, caldeggiata da quasi tutte le società. Non esistevano le condizioni di poter proseguire in sicurezza. I verdetti attesi ora, che presumo non accontenteranno tutt,i ci interessano relativamente. All’atto della sospensione del campionato il Lanusei era salvo, all’undicesimo posto in classifica».

«La Lega dlettanti, condividendo le indicazioni di quasi tutte le società, ha giustamente disposto la conclusione anticipata di tutti i campionati – sottolinea infine Stefano Boi, presidente del Muravera –. Condivido la decisione, adottata nel rispetto del superiore interesse della tutela della salute di tutti. Anche a noi i verdetti attesi per oggi interessano relativamente. Qbbiamo conquistato la salvezza sul campo». (a.b.)

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative