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Joao Pedro e Simeone come Esposito e Suazo

di Enrico Gaviano
Joao Pedro e Simeone come Esposito e Suazo

CAGLIARI. Il Cagliari del dopo Covid continua a ricevere una grossa spinta dai suoi “gemelli del gol” sudamericani a segno 26 volte: Joao Pedro, brasiliano, 17 reti sinora, e Giovanni Simeone,...

29 giugno 2020
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CAGLIARI. Il Cagliari del dopo Covid continua a ricevere una grossa spinta dai suoi “gemelli del gol” sudamericani a segno 26 volte: Joao Pedro, brasiliano, 17 reti sinora, e Giovanni Simeone, argentino, 9 reti. Diciamo subito che è da parecchio tempo che in maglia rossoblù non si vedeva una coppia d’attacco così prolifica. A testimoniare insomma l’annata boom dei due. Numeri già ottimi che, peraltro, potrebbero migliorare anche in maniera significativa visto che mancano ancora 10 partite.

La coppia del gol. Per trovare una coppia migliore di questa nella storia rossoblù bisogna risalire all’annata eccezionale di David Suazo che nel torneo 2005/2006 arrivò a 22 reti, il record assoluto fra i cannonieri del Cagliari. Sommando le sei reti di Esposito di quel torneo si arriva a quota 28, obiettivo che gli attuali due attaccanti di Zenga possono tranquillamente raggiungere e superare.

Sempre rimanendo alle statistiche, occorre anche ricordare che nei 40 campionati disputati sinora dal Cagliari, solo una volta due giocatori sono arrivati insieme in doppia cifra. Accadde nel campionato 1993/94 quando Dely Valdes fece 13 gol e Oliveira 12.

Joao Pedro. Con il rigore messo a segno al Torino ha toccato la quota 17 marcature. Solo due giocatori hanno saputo far e altrettanto o meglio in passato nel Cagliari: 4 volte Rombo di tuono Gigi Riva e una il già citato King David. Jp10 peraltro ha battuto tutti i suoi primati precedenti, visto che in A era arrivato al massimo a 7 gol. Ora è a quota 41 reti fatte in A con il Cagliari, come Muzzi: davanti a lui solo Gigi Riva con 156 marcature, Lulù Oliveira con 45 e Suazo con 44.

Il Cholito. Simeone è ripartito alla grande: 6 gol nella prima tranche del torneo, già 3 in tre gare alla ripresa dopo la lunga pausa. Merito anche di Zenga che gli dà fiducia e tranquillità e lo ha messo più vicino alla porta. In Italia solo un’altra volta l’argentino era riuscito a fare tre gol di fila come stavolta, nella sua prima stagione con la maglia della Fiorentina. In quella annata segnò 14 volte dopo l’esordio italiano con il Genoa, in cui firmò 12 reti.

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