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«Latte Dolce, siamo carichi e affamati»

di Sandra Usai
«Latte Dolce, siamo carichi e affamati»

Serie D, Udassi vuole riprendere il sogno fermato dal Covid Serve una punta da doppia cifra e spunta il nome di Scotto

29 giugno 2020
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SASSARI . Si riflette, si valuta, si intrecciano trattative e si scalpita per tornare in campo. Il Latte Dolce è ancora in fase "preoperatoria", sta affinando i piani d'intervento per lustrare il volto della squadra che ancora una volta sarà ai nastri di partenza della serie D. Dunque, ancora niente nomi, sia di conferme che di arrivi e partenze, anche se negli ultimi giorni è circolato con una certa insistenza quello di Luigi Scotto, prolifico bomber del Mantova, sassarese, ex torresino e figlio del tecnico che ha fatto grande il Latte Dolce, mister Pierluigi (ora allo Stintino), passando alla storia per aver portato in quarta serie una squadra di quartiere. Una suggestione o qualcosa di più concreto? Per il momento vige un rigoroso top secret, ma si capisce che la società biancoceleste si sta guardando intorno alla ricerca di un terminale d'attacco da doppia cifra. Più che sui nomi (più o meno) altisonanti il Latte Dolce dovrà fondare le sue ambizioni sulla voglia dei suoi ragazzi. Lo ribadisce con forza il confermato tecnico Stefano Udassi: «La nostra nuova avventura in serie D dovrà ripartire dalle motivazioni che stavamo dimostrando nell'ultimo campionato, che per noi si è interrotto sul più bello. Sono orgoglioso di portare ancora avanti lo sviluppo del progetto biancoceleste, sono carico e motivato, senza presunzione ma con la consapevolezza e la sana ambizione di poter fare meglio di prima. Perché per fare bene in questa categoria bisogna avere soprattutto "fame". La fame di arrivare, che ti porta a giocartela fino all'ultimo per arrivare al risultato ma anche al posto in squadra».

Come al solito al Latte Dolce non ci saranno titolari fissi né gerarchie prestabilite, «ma la forza del singolo – sostiene il mister sassarese – che si esprime in quella del gruppo. Chi sceglierà di farne parte dovrà condividere l'idea che abbiamo del percorso da compiere e contribuire a realizzarla. Scendere in campo "affamati" facilita il compito, bisognerà lavorare duro ma senza rinunciare a divertirsi perché senza passione non si va lontano».

Sulle operazioni di mercato le bocche restano ancora cucite. Udassi si lascia sfuggire solo che «si sta lavorando, in accordo con la società, per costruire un gruppo capace di garantire equilibrio e crescita. Guardiamo al futuro senza pressioni e assilli di mercato, sapendo di poter contare su una solida base e su un vivaio che è una risorsa importante e un punto di riferimento certo».

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