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«Bella partita, ma c’è ancora tanto da fare»

«Bella partita, ma c’è ancora tanto da fare»

COMO. Considerazioni contrastanti a fine partita per mister Max Canzi, mister dell’Olbia. Un punto a Como non si butta mai però… «Però nel secondo tempo, in superiorità numerica, avremmo dovuto fare...

26 novembre 2020
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COMO. Considerazioni contrastanti a fine partita per mister Max Canzi, mister dell’Olbia. Un punto a Como non si butta mai però… «Però nel secondo tempo, in superiorità numerica, avremmo dovuto fare meglio, invece abbiamo provato a risolvere la gara individualmente. Peccato perché la squadra ha giocato la partita per come l’avevamo preparata, disputando un ottimo primo tempo, macchiato da qualche concessione di troppo sulla fascia destra».

Elogi comunque ai giocatori, anche a Udoh nonostante l’errore dal dischetto: «A livello offensivo abbiamo fatto una grande partita, tutti gli interpreti hanno fatto un’ottima prova, Udoh si è mosso bene e ha conquistato due rigori, non è secondario. Se il Como ha sofferto è perché siamo stati abili a metterli in difficoltà. Ragatzu sta raggiungendo una buona condizione, ma è importante anche aver recuperato Biancu e Cocco. Non ho mai “pianto” per le assenze, ma il recupero pieno degli infortunati sarà decisivo».

Cosa lascia quindi questa partita? «La certezza che c’è ancora tanto da fare perché siamo sempre penultimi in classifica, seppur in compagnia. Ma anche che a livello tattico e individuale oggi abbiamo avuto buone risposte dai giocatori e della squadra. La difesa a quattro? Quando le cose non vanno bene è giusto cambiare qualcosa».

È un punto prezioso per l’Olbia? Il centrocampista Riccardo Ladinetti non è d’accordo: «Per la prestazione offerta e per come si era messa la partita, direi che è esagerato. Abbiamo giocato tutta la ripresa in superiorità numerica, avremmo dovuto fare molto di più».

Sul passaggio alla difesa a quattro, il giocatore non ne fa tanto una questione di numeri, ma di atteggiamento: «A fare la differenza in campo sono la voglia e la determinazione. Ci manca ancora qualcosa per sbloccarci a livello mentale».



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