La Nuova Sardegna

Sport

Cuori campioni, Telese completa il racconto del Cagliari dello scudetto

Cuori campioni, Telese completa il racconto del Cagliari dello scudetto

Il nuovo libro del giornalista dopo Cuori rossoblù si sofferma sugli aspetti più intimi della squadra entrata nel mito del calcio italiano

28 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





Non è il seguito, né la seconda puntata di Cuori Rossoblù, il libro con il quale Luca Telese ha raccontato il Cagliari sul tetto d’Italia nel 1970. «Cuori campioni - La passione di Gigi Riva, i giganti di Sardegna e l’incredibile anno dello scudetto» (Solferino Editore, 530 pagine, 18 euro) è il completamento del volume con il quale il giornalista cagliaritano – di nascita e di fede e passione sportiva –, ha ulteriormente definito il mito rossoblù, dai contorni al cuore più intimo, quello del titolo.

Con un taglio quasi televisivo, mezzo del quale Telese è padrone, con una serie di capitoli mai banali e inanellati uno nell’altro attraverso i personaggi e le storie, Cuori campioni viaggia leggero tra epica e storia, sesso (gustosi i ricordi di Tomasini), e quando giri l’ultima pagina non hai letto una storia di cinquant’anni fa ma una vicenda di oggi, ancora viva. L’autore parla attraverso le parole di chi c’era, tira i fili dei ricordi scovati da Sandro Ciotti e Renzo Arbore, Enzo Tortora e Walter Chiari. Raimondo Vianello.

Storie del Cagliari e di Cagliari, storie d’Italia con la Fluorsid, il petrolchimico di Rovelli e l’attuale presidente Giulini, il novellino Copparoni che il custode dello stadio non voleva fare entrare all’allenamento, il dopo-scudetto degli eroi con il filosofo Manlio Scopigno che compra casa in Gallura, in una Porto Rafael allora ben poco modaiola. Ci sono Tiddia e Ranieri, c’è spazio per Nainggolan e per Enrico Berlinguer perché il Cagliari non era solo una squadra di calcio. Era ed è un fenomeno.

Con la dama bianca di Gigi Riva, i balletti rosa e gli agguati dei paparazzi, i momenti più difficili e e le risalite. Cuori campioni è il domani di un Cagliari che è sempre oggi, attraverso le parole del figlio di Gigi Riva, Nicola, e quello di Nené: Ruben. Non mancano gli aneddotti e le perle d’archivio, non manca il calcio ma soprattutto non manca l’amore per un mito. Un mito «a schiena dritta, però. E sempre controvento», il finale che, in questo caso, si può svelare. (mac)

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative