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Il ds Tatti ci crede: «L’Olbia ha i numeri per puntare ai playoff»

Il ds Tatti ci crede: «L’Olbia ha i numeri per puntare ai playoff»

OLBIA. Niente di nuovo sul fronte dell’Olbia. Le tre sconfitte consecutive non cambiano i piani per i playoff, «per le potenzialità dimostrate, l’Olbia può stare lì: a patto che giochi ogni partita...

09 febbraio 2022
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OLBIA. Niente di nuovo sul fronte dell’Olbia. Le tre sconfitte consecutive non cambiano i piani per i playoff, «per le potenzialità dimostrate, l’Olbia può stare lì: a patto che giochi ogni partita come una finale playout». I puntini sulle i li mette il direttore sportivo Tomato Tatti, in occasione della presentazione di Nikolas Saira, l’attaccante finlandese arrivato nel mercato di gennaio. Proprio sul talento he ha già debuttato in maglia bianca, è venuto da chiedersi come la lente sia arrivata sino alla serie A della Finlandia. «Da un po’ di tempo ci siamo dotati di scouting internazionale – spiega Tatti –, è stata una segnalazione che rispondeva alle caratteristiche che cercavamo: un giocatore rapido e di profondità».

Lui, Saira, esordisce in inglese: «Cosa sapevo? Che la serie C è difficile, all’inizio sull’Olbia mi sono informato su internet, poi ho avvertito si trattasse un club ambizioso e capito di poter avere una grande opportunità. Mi piace giocare come attaccante o esterno. Punto sulla velocità, naturalmente il dribbling, l’uno-contro-uno, i movimenti tra la linea difensiva».

Poi ancora Tatti su cosa non va in questa Olbia che perde: «Ha concesso diverse occasioni ma su calci piazzati, prima accadeva su azioni. L’attenzione è molto importante, anche quella va allenata. La squadra non ha dimostrato in campo di essere inferiore a Entella e Ancona, e abbiamo bisogno di capire questo per fare il salto di qualità».

Del mercato si dice soddisfatto, la rosa è ampia. «l’abbondanza fa solo bene. Ladinetti aveva altre richieste ma ha voluto fortemente noi, ora sta bene. Manca va recuperato sul piano fisico ma ci darà una mano. La cessione in prestito di Palesi? Si è trovato chiuso e voleva giocare, in questi casi bisogna accontentare i giocatori ».

Paolo Ardovino

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