La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Il Banco ci prova, con Milano non basta

di Andrea Sini
Il Banco ci prova, con Milano non basta

I sassaresi, privi di Bendzius e al rientro dopo la quarantena, se la giocano per oltre metà gara ma alla lunga cedono

17 febbraio 2022
2 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A PESARO. Più dell’Olimpia potè il Covid. Per la Dinamo il ballo delle nozze d’oro alla Final Eight dura appena lo spazio di 40 minuti: alla Vitrifrigo Arena di Pesaro il quarto di finale contro l’Armani Milano finisce 88-68 per i ragazzi di Ettore Messina e Gianmarco Pozzecco, ma i ragazzi di Piero Bucchi escono comunque dalla competizione a testa alta.

Privi di Eimantas Bendzius (rimasto a Sassari perché ancora positivo), con l’uomo-squadra Robinson rallentato dal virus e con appena due allenamenti di squadra sulle gambe effettuati nelle ultime due settimane, i biancoblù compiono un mezzo miracolo, restando in partita sino ai primi minuti del terzo periodo (45-39) nonostante una partenza assai farraginosa (18-6). Poi finiscono la benzina, perdono contatto da Datome e compagni ma dal punto di vista mentale non escono mai dalla partita, evitando una divario che sarebbe potuto essere ben più ampio.

L’avvio, come detto, dopo il lungo stop è piuttosto complicato: Milano segna 18 punti in 3’20” con 7/7 al tiro e il match sembra già compromesso. Invece Treier, mandato in quintetto al posto di Bendzius, risponde presente e nonostante un Robinson opaco il Banco si mette piano piano in ritmo. Il 27-18 della prima sirena è accettabilissimo ed è la premessa a un grande secondo quarto: Bucchi dà fondo alle rotazioni trovando buone risposte, la Dinamo si riavvicina e lascia anche qualcosa di troppo sulla lunetta (29-23), poi un antisportivo di Gentile frutta 5 punti all’Olimpia, che vola a +13, 36-23. Sassari stringe i denti, Mekowulu prende giri e il divario si accorcia (38-32), Kruslin piazza la tripla sulla sirena e a metà gara il Banco si riscopre vivo e pienamente in partita: 42-37.

Il serbatoio delle energie però è già quasi vuoto e dopo il 45-39 segnato da Mekowulu l’attacco biancoblù si incaglia: arrivano quattro palle perse di fila, Milano concede appena 2 punti in 7’ e dall’altra parte fa il minimo indispensabile: Delaney bombarda, Bentil fa sentire i suoi muscoli e a 3’20” dalla terza sirena la squadra di Messina è a +18, 57-39. Il match è virtualmente chiuso (60-40 su regalone arbitrale per l’Olimpia), ma la Dinamo resta concentrata. Dopo il 65-46 della terza sirena Bucchi ordina la zona, Milano spadella da fuori e il Banco trova due giochi da tre punti con Gentile e Logan per il -15 (67-52).

La tripla di Rodriguez e 8 punti di fila di Ricci mettono definitivamente le cose a posto per Milano, che tocca il +22 (78-56), lascia che Logan si sfoghi e chiude in tutta serenità sul +20. La Dinamo saluta Pesaro a testa alta, dopo la sosta inizia l’ennesima fase della sua stagione.

Primo piano
La guerra in Medio Oriente

Libano, Israele spara ancora contro le postazioni Unifil: due feriti

Le nostre iniziative