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La Dinamo lotta e ci crede Reggio passa all’overtime

di Andrea Sini
La Dinamo lotta e ci crede Reggio passa all’overtime

Sassaresi ko alla Unipol Arena di Bologna al termine di una partita combattutissima Una tripla di Bendzius salva il Banco a 11” dalla fine, ma i padroni di casa ne hanno di più

21 marzo 2022
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INVIATO A BOLOGNA. Entrambe volevano vincerla, tutte e due hanno provato a perderla, alla fine l’ha spuntata la contendente che ha commesso meno errori durante l’overtime. Una Dinamo solida a marce ridotte cade alla penultima curva al cospetto di Unahotels Reggio Emilia in gas, che con la vittoria di ieri fa 6 nelle ultime 8.

Doppio schiaffo. Alla Unipol Arena di Bologna finisce 85-81 e per i ragazzi di Piero Bucchi è un ko che fa male: prima di tutto per il fallito assalto al quarto posto, poi perché il +4 permette alla squadra di Attilio Caja di ribaltare la differenza canestri. Sullo sfondo, una buona prestazione da parte dei sassaresi, che nei primi 35 minuti sono stati avanti praticamente sempre, ma che hanno pagato a caro prezzo i troppi rimbalzi offensivi concessi (ben 14 a 2) e la prova negativa di un Bilan ancora completamente fuori dal gioco.

Più pecche che recriminazioni. In una partita a scacchi diventata a tratti un incontro di lotta greco-romana, la Dinamo aggancia l’overtime con un mezzo miracolo, risalendo dal 70-66 negli ultimi 70 secondi dei tempi regolamentari grazie a due tiri liberi di Robinson e a una tripla di Bendzius a 11”. E nel supplementare, dopo essere partita malissimo (77-71 dopo 1’20”) si rimette in pista in un amen, grazie a due buone difese e ai canestri di Kruslin e Robinson. L’ultimo treno passa a meno di 3’, 77-76 palla in mano, quando un Robinson tutt’altro che ispirato regala l’ennesima palla ai reggiani, che ribaltano e trovano la tripla di Baldi Rossi. Con gli arbitri che lasciano correre un po’ troppo, il Banco incassa subito dopo la bomba tombale di Strautins. Insomma, nonostante il coraggio e la voglia di combattere sino all’ultimo, la partita della Dinamo era di fatto finita poco oltre la metà del terzo periodo: dal 59-64 palla in mano, Sassari ha iniziato a imbarcare acqua e il disastro a rimbalzo ha messo Reggio nelle condizioni di portarla a casa.

Cosa c’è da salvare. Eppure non tutto è da buttare, anzi. La Dinamo, come detto, nel contesto di una partita non spettacolare ma dai contenuti tecnico tattici assolutamente di primo livello, ha navigato a lungo con la prua avanti. Dopo un primo periodo condizionato dalle tante palle perse (19-16 con scatto finale dei padroni di casa), i ragazzi di Bucchi hanno preso il controllo della gara, con una difesa attenta e buone percentuali da oltre l’arco, con Logan e Bendzius belli caldi. Una fiammata dell’americano regala il +7 ai sassaresi, 22-29 a 6’15” dal riposo, con Bilan che riesce a battere gli unici colpi della sua partita prima del riposo (34-39). Molto positivo anche l’atteggiamento del terzo periodo, quando Hopkins ha iniziato a fare danni nell’area sassarese, ma i biancoblù hanno continuato a mantenere un vantaggio minimo, rispondendo puntualmente a ogni break biancorosso: così quando dal 39-45 Reggio risale al 46-45, dopo il timeout di Bucchi la coppia Diop-Logan allunga ancora (46-51). Stesso copione dopo il 49-53 della terza sirena: quando Reggio ha trovato 5 punti di fila con Strautins (56-55), Logan, Bendzius e Bilan hanno risposto subito riportando il Banco a +5, 56-61, a 5’54” da fine gara.

Il bivio. È in questa fase che la Dinamo ha trovato il bivio forse decisivo e ha preso la direzione sbagliata. Caja ha pescato in un Thopson sino a quel momento anonimo il jolly col quale demolire un Robinson già spento di suo, e intanto la superiorità reggiana a rimbalzo è diventata una carneficina. I sassaresi hanno continuato a difendere duro, ma alla lunga le seconde opportunità concesse agli avversari hanno fiaccato il morale e fatto forse perdere un po’ di concentrazione. Il Banco ha provato a vincere sino all’ultimo, Reggio ci ha messo del suo per perdere. Ma alla fine il solco era tracciato.

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