Anche Dowe ha fatto crack, la Dinamo ingaggia Nikolic
Il play-guardia Usa ha una lesione muscolare forse grave e starà fermo a lungo. Il nuovo arrivato è nazionale sloveno e di recente ha preso parte agli Europei
Sassari Un dolore alla gamba che mercoledì lo ha costretto a fermarsi durante l’allenamento, i primi controlli che parlano di una lesione potenzialmente seria (2° o 3° grado) al grande adduttore destro. È Chris Dowe la vittima della nuova tegola, l’ennesima, che ha colpito la Dinamo in questa prima fase della stagione. Il giocatore inizierà subito le terapie e verrà valutato nelle prossime settimane dallo staff del Medical Dinamo Lab.
Ma la società ha risolto nel giro di poche ore il problema di come sostituire il play-guardia, che a quanto pare non ne avrà per poco. E viste le assenze per infortunio di Treier, Devecchi e Chessa, è corsa ai ripari e ieri in serata ha annunciato l’arrivo di Aleksey “Ali” Nikolic, 27enne nazionale sloveno di lungo corso che ha partecipato anche ai recenti Europei (eliminazione ai quarti ad opera della Polonia per Donkic&co), nella scorsa stagione nella Liga spagnola nelle file del San Pablo Burgos, dove lo scorso febbraio era stato frenato da un infortunio. Ieri sera è arrivato in città, dopo aver «brillantemente superato le visite mediche» ha fatto conoscenza con i nuovi compagni impegnati nell’allenamento e dovrebbe essere già a disposizione per la trasferta di Treviso di domenica.
Impressionante la velocità di reazione del club: il general manager Federico Pasquini e coach Piero Bucchi hanno ottenuto l’okay della società per un ulteriore sforzo (il club era già tornato sul mercato per Raspino dopo l’infortunio di Treier) e con un blitz ha firmato lo sloveno coprendo subito la falla creata da Dowe, peraltro con un atleta di sicuro valore e affidamento. «Sono una point guard più che una combo. Mi piace mettere in ritmo i compagni, gestire la squadra e difendere forte sugli avversari»: così si descriveva lui tre anni fa quando fu ingaggiato proprio da Treviso, che lo ottenne in prestito dal Partizan Belgrado di Trinchieri, nel quale era chiuso come titolare.
Soprannominato “Il maghetto” per la sua passione per la saga di Harry Potter, Nikolic (figlio e fratello d’arte, nato a Postumia) nel 2015-18 è stato lanciato proprio dal coach milanese in Germania col Bamberg dopo aver mosso i primi passi nel Sarajevo, vincendo 2 campionati e facendo esperienza anche nel Baunach nella Seconda divisione tedesca. Quindi il triennale col Partizan, il prestito al neopromosso Treviso nel 2019-20, mentre nelle ultime due stagioni ha giocato prima a Gravelines in Francia (squadra affrontata dalla Dinamo nel torneo amichevole qualche settimana fa) poi al San Pablo Burgos in Spagna, fino a qualche mese fa.
Nikolic è in nazionale da quando aveva 14 anni, ha fatto tutta la trafila delle giovanili per approdare alla selezione slovena maggiore, con cui ha vinto la medaglia d’oro agli Europei del 2017.
Sia in Francia che in Italia, Nikolic ha viaggiato a 11 punti di media con oltre 4 assist tirando con più del 45% da 3 punti. Bucchi lo vuole nella stessa collocazione di Dowe: sarà il cambio del play. Da lui ci si attendono grande energia e intensità dal punto di vista fisico, buone mani, oltre a esperienza e capacità di inserirsi all’interno di un gruppo già rodato e collaudato. Sarà così possibile continuare a schierare Stefano Gentile da guardia, ruolo nel quale sta facendo benissimo.
Un brutto guaio per l’ex Prometey Dowe, proprio ora che si stava inserendo nei meccanismi. Si spera di recuperarlo il prima possibile.