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Capitan Scotto spinge la Torres: «È ora di vincere un derby»

di Sandra Usai
Gigi Scotto capitano della Torres
Gigi Scotto capitano della Torres

Serie C, sabato a Olbia la sfida tra squadre a punteggio pieno dopo due giornate. I galluresi in silenzio per concentrasi sulla partita, parlerà il mister alla vigilia

13 settembre 2023
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Sassari Il derby sardo di serie C è sempre più vicino e la Torres si prepara alla sfida con l’Olbia (i bianchi in silenzio per concentrarsi sulla partita, parlerà solo il mister alla vigilia) con impegno e attenzione a ogni dettaglio. L'appuntamento di sabato è di quelli speciali e stavolta ha anche l'onere e l'onore di essere uno scontro diretto al vertice, tra due squadre che dopo aver vinto le prime due partite del campionato (girone B) si ritrovano di fronte condividendo il primato in classifica. Tra i protagonisti rossoblù più attesi c'è il capitano Gigi Scotto, che da sassarese sente il confronto in modo particolare anche se non esplicita le sue sensazioni.

«Quasi ci siamo, l'attesa non è mai piacevole ma ci stiamo allenando come sempre, niente di diverso nel programma di preparazione a una gara da affrontare con intelligenza, facendo quello che sappiamo fare. Dovremo essere bravi a interpretare le situazioni di gioco e adeguarci al momento. Non so chi scenderà in campo e neppure quale sarà la lettura tattica, so però che sarà molto interessante sul piano tecnico. E allo stesso tempo sarà battaglia agonistica dall’inizio alla fine».

Dopo due vittorie il derby è la prova del nove, per l'una e per l'altra squadra.
«Dico semplicemente che abbiamo davanti una partita importante e stimolante da giocare. È un altro esame utile per crescere, in campo ci saranno tanti giocatori forti e preparati. Sarà bello esserci».

Si aspettava una partenza così decisa anche per l'Olbia?
«Non sono sorpreso dai risultati dei galluresi, come noi hanno centrato gli obiettivi iniziali che sono frutto di un'attenta programmazione. E come noi sono una bella realtà in un girone davvero difficile».

I punti di forza dei bianchi sono?
«Hanno tante buone individualità e un collettivo di tutto rispetto. Nomi? Troppo facile dire Ragatzu, è tutto il reparto offensivo a essere molto pericoloso. Sia chiaro, affrontiamo avversari di livello e ne siamo consapevoli».

Le insidie di questa gara, invece?
«I derby ne hanno sempre tante, sono sfide umorali che richiedono non solo gambe e cuore ma anche mente lucida. Per vincere serve la partita perfetta e ripeto che sarà importante saper leggere in corsa le situazioni di gioco che si verranno a creare. Una cosa che può fare la differenza».

Allo stadio saranno presenti anche i tifosi sassaresi, sarete in 12 anche in trasferta...
«Sappiamo quanto possono essere importanti e fare la differenza, lo abbiamo visto anche sabato scorso col Rimini. Il loro entusiasmo renderà ancora più speciale la serata, spero che da Sassari si muovano in tanti, anche se su questo non ho dubbi».

Se la sente di azzardare un pronostico?
«Non l'ho mai fatto e mai lo farò. Gli ultimi confronti per noi sono finiti male. Basta con le delusioni e andiamo a giocarcela al massimo delle nostre possibilità. Con la sorte siamo in credito, iniziamo a riscuotere qualcosa dopo tutti i guai del campionato scorso, quando la lista degli assenti era sempre molto lunga. Stavolta ce la vedremo ad armi pari».

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