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Adriano Panatta: «Jannik Sinner è un grande campione»


	Adriano Panatta
Adriano Panatta

«Non so se raggiungerà mai i 24 Slam di Djokovic ma ne vincerà tanti e rimarrà nella storia del tennis mondiale»

28 gennaio 2024
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«Il russo Medvedev ha giocato contro la sua natura, anticipando, non dando tempo. Ha aggredito Sinner perché ha bisogno di quel decimo di secondo per spostarsi e prendere la mira, quando deve giocare d'istinto diventa meno forte, ma poi ha giocato in maniera straordinaria. Ma se dicessi non ho avuto il minimo dubbio, non era proprio così, ma ero convinto che avesse molte chance per tornare e vincere il match, primo perché non credevo che il russo potesse continuare così e si è visto che a quel ritmo lì è difficile giocare tre ore e infatti il livello si è abbassato, così come la velocità ed ha avuto più tempo per tornare in palla. Quando l'ho visto entrare in campo però ho detto “non ha la stessa faccia di quando ha giocato con Djokovic”, era quasi di cattivo umore e non è mai così, per cui me lo ha fatto vedere un po' più umano». Questa l'analisi di Adriano Panatta, a 'La telefonata' di Fandango podcast con Bertolucci, sul successo di Jannik Sinner agli Australian Open al quinto set sul russo Daniil Medvedev. «Quando prende quel ritmo e quella velocità, è bravissimo. Lui è un grande campione, non so se raggiungerà mai i 24 Slam di Djokovic ma ne vincerà tanti e rimarrà nella storia del tennis mondiale. Lui è un grande prodotto di esportazione del nostro Paese perché è un bravo ragazzo, intelligente, modesto ed è sereno quando parla con la stampa», ha aggiunto Panatta.

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