La Nuova Sardegna

Musica e teatro etnico da ottobre ad aprile

di Roberto Sanna
Musica e teatro etnico da ottobre ad aprile

Commedie in dialetto, canzoni folk texane, flamenco e opere di Dario Fo nel festival della Compagnia Teatro Sassari

25 ottobre 2016
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PORTO TORRES. Dodici appuntamenti da ottobre ad aprile, con un cartellone quanto mai vario e capace di accontentare tutti i gusti: dal dialetto sassarese a Moliere in dialetto siciliano, al flamenco, alle canzoni messicane, a Dario Fo. È il programma della ventisettesima edizione del festival “Etnia e teatralità” dedicato a Giampiero Cubeddu, organizzato dalla Compagnia Teatro Sassari e al via da sabato (e fino al 22 aprile) al Teatro Andrea Parodi.

L’idea originaria. Il programma del festival è stato presentato ieri a Porto Torres nel palazzo del Marchese in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessora comunale alla Cultura Antonella Palmas e Mario Lubino della Compagnia Teatro Sassari. Lubino ha illustrato la genesi del festival e l’idea di fondo che lo ha sorretto nella sua lunga storia: «Nel 1989 abbiamo affittato l’allora Teatro Olimpia, oggi Teatro Parodi, e da lì abbiamo avuto l’intuizione di inaugurare il Centro permanente per la diffusione del teatro etnico - ha detto -. Il recupero della cultura autoctona era un passo fondamentale per innovare il teatro sardo, con i maggiori autori che più che un teatro sardo avevano creato un teatro sardesco». «Le loro opere sostanzialmente mettevano alla berlina il popolo attraverso l’utilizzo di una lingua italiana errata. Di fatto veniva creata una dicotomia tra la borghesia e le classi subalterne che ha fatto danni enormi, primo frat utti quello di far morire le “gobbule” sassaresi perché i gobbulanti a un certo punto hanno cominciato a essere derisi e sono scomparsi. Autori come Pietro Sassu e Leonardo Sole e il nostro regista fondatore, Giampiero Cubeddu, hanno riscritto questo modo di fare teatro, proponendolo senza gli aspetti macchiettistici e anzi dando piena dignità al nostri dialetto dimostrando che, proposto nel giusto modo, il sardo e il sassarese possono essere anche più poetici dell’italiano».

Il programma. Si comincia questo week-end con una doppia rappresentazione, sabato alle 21 e domenica alle 19 di “Cant’è mara la fammi”, un classico della Compagnia Teatro Sassari. Il 5 novembre recital di flamenco con la Compagnia Irene la Sentìo, compagnia andalusa considerata tra le massime esponenti del flamenco. Il 12 novembre in scena i Barbariciridicoli con la commedia “Iscaminaut o del figlio improdigo”. Il 19 novembre musica folk americana con lo spettacolo “Lola: canzoni fra Messico e Texas” con la cantante texana Carrie Rodriguez accompagnata da Luke Jacobs. Il 26 novembre la Cinedigital Production porterà in scena “Coppia aperta, quasi spalancata”, atto unico di Dario Fo e Franca Rame. Il 3 dicembre “Medea”, progetto teatrale degli Akroama T.I.S. per la regia di Lea Karen Gramsdorff. Il 7 dicembre alle 21 Valentina Capone in “Sole (Sun-alone”, tratto da Le Troiane ed Ecuba di Euripide. Il 16 dicembre musica etnica col progetto tra Sardegna e Occitania denominato “Amada” che unisce il duo sardo Elva Lutza e il cantante provenzale Renat Sette. La rassegna si fermerà due mesi e riprenderà con un altro doppio spettacolo della Compagnia Teatro Sassari il 4 e 5 marzo con “Quando il marito va a caccia” di George Feydeau. Il 26 marzo L’effimero meraviglioso interpreterà “Blumen”. Il 2 aprile “La scuola delle mogli” di Moliere della Compagnia Stabile Enrico Guarneri e chiusura il 22 aprile con lo spettacolo “Sono una donna laceroconfusa” della compagnia teatrale Il graffio.

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