La Nuova Sardegna

Una pioggia di soldi per il cinema made in Sardegna

Una pioggia di soldi per il cinema made in Sardegna

Dalla giunta fondi per un milione e 239.530 mila euro Tra i registi in lista Giovanni Columbu e Laura Bispuri

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CAGLIARI. C’è Giovanni Columbu; c’è Laura Bispuri, la giovane regista di “Vergine giurata”, il film interpretato da Alba Rohrwacher presentato in concorso al Festival di Berlino del 2015; c’è Lara Fremder, sceneggiattrice della “Terra degli uomini rossi” di Marco Bechis (2016). Sono i tre registi di lungometraggi ai quali sono stati assegnati i fondi regionali previsti dalla Legge sul cinema numero 20 / 2006. Columbu prende 190 mila euro per il suo nuovo progetto, “Balentes”; a Bispuri sono assegnati 192 mila euro per la pellicola “Figlia mia”; Fremder incassa 100 mila euro per il lungometraggio “Deplhina D.” Complessivamente sono stati assegnati contributi, per 1 milione 239.530 mila euro.

La delibera è stata approvata giovedì 29 dicembre 2016 dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Cultura, Claudia Firino. Le graduatorie, consultabili sul sito della Regione, comprendono anche i finanziamenti ai lungometraggi opere prime, ai cortometraggi e alle sceneggiature. Sono 17 i progetti finanziati quest’anno sulla base del lavoro di valutazione e di selezione della Commissione tecnico-artistica prevista dalla legge, un organismo composto da cinque professionisti del settore.

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«La Regione riconosce nel cinema – ha commentato Firino – un mezzo importantissimo di crescita culturale, sociale, economica e occupazionale. L’assessorato si è impegnato per dare continuità allo strumento: è il secondo anno, infatti, che vengono finanziati i lavori di lungometraggio, cortometraggio e sviluppo della scenografia, dopo lo stop dei cinque anni precedenti nei quali non sono stati pubblicati bandi. In questo modo siamo stati in grado di consolidare un percorso teso a dare maggiori certezze al settore e alle professionalità sarde coinvolte. L'aumento di domande da parte di produzioni sarde è in questo senso un segnale di fiducia importante».

Firino ha voluto sottolineare anche l’importanza del finanziamento dei lavori di opere prime. «Si è trattato di una sperimentazione introdotta quest’anno per la prima volta, trovando un significativo gradimento tra gli operatori, ma sinceramente non ci aspettavamo un riscontro così positivo. Il numero di domande presentate, ben 11, supera addirittura quello relativo ai lungometraggi. Abbiamo potuto finanziare due opere prime, un risultato che ci restituisce con chiarezza la dinamicità del comparto e il valore delle nostre giovani leve».

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