La Nuova Sardegna

L’universo di Warhol colora la Costa Smeralda 

di Dario Budroni
L’universo di Warhol colora la Costa Smeralda 

Da venerdì una grande mostra con centinaia di opere e cimeli

26 giugno 2017
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Gli amanti dell’arte non se la lasceranno scappare di certo. Ma nemmeno i profani resteranno freddi davanti alle opere di un artista di questo calibro. Il motivo è racchiuso in un nome e in un cognome: Andy Warhol. Sarà lui il protagonista assoluto della mostra che sarà inaugurata venerdì a Porto Cervo. Il Conference center dell’hotel Cervo, fino al prossimo 17 settembre, ospiterà 188 pezzi originali dell’artista statunitense. L’esposizione si intitola “Andy Warhol vip society Porto Cervo” ed è organizzata dalla Marriott Costa Smeralda e dalla Fondazione Mazzoleni. È un evento culturale di altissimo livello.

LA MOSTRA DI WARHOL. L’esposizione dell’Hotel Cervo, che per la prima volta sbarca in Sardegna, ha un obiettivo ben preciso. E cioè quello di ripercorrere tutta la vita artistica del genio della Factory. Al Conference center sarà possibile ammirare le famose dieci serigrafie su carta con il volto iconico di Marilyn Monroe, di gran lunga una delle opere più celebri e importanti di tutto il Novecento. E poi ci saranno i dipinti della zuppa Campbell’s, la serie Space fruit, l’autoritratto del pittore. In più le opere indimenticabili e più glamour con i volti di Sylvester Stallone, Grace Jones e Arnold Scwarzenegger. Sia per i numeri che i contenuti, si tratta della più importante mostra dedicata a Andy Warhol mai esposta nell’isola.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.15542757:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15542757:1653450943/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

I CIMELI DEL GENIO. La mostra sarà composta da quadri, foto originali e serigrafie. Ma all’hotel Cervo si potrà ammirare molto altro ancora. Saranno infatti esposti numerosi cimeli appartenuti all’artista americano, come la mitica chitarra di Michael Jackson e la copertina del Time autografata. Tutte le opere sono state già ospitate dalla Fondazione Mazzoleni in altre città italiane, come Genova e Catania. Adesso invece è il turno di Porto Cervo, nel paradiso del turismo extralusso. «L’idea di organizzare la mostra a Porto Cervo nasce dal desiderio della Marriott Costa Smeralda, che gestisce gli alberghi di proprietà della Qatar holding, di portare l’arte nella nostra isola» spiega Franco Mulas, area manager di Marriott Costa Smeralda .

L’INAUGURAZIONE. L’esposizione sarà inaugurata venerdì 30 giugno alle 20, naturalmente al prestigioso Conference center dell’hotel Cervo. Soddisfatto anche chi ha portato le opere nell'isola. «Si tratta di una mostra completa che racchiude tutta l’iconografia di uno dei più grandi e conosciuti artisti del Novecento – spiega Mario Mazzoleni, il presidente dell’omonima fondazione –. Le opere abbracciano tutti i segmenti della sua arte: dalla fotografia alla musica all’iconografia pop. Lo spettatore si immergerà nel percorso artistico di Warhol. È una mostra che compie il decimo anniversario e che ha raccolto grandi consensi ovunque».

IL MITO DELLA POP ART. Andy Warhol non ha bisogno di troppe presentazioni. Nato nel 1928 e scomparso nel 1987, il suo nome è legato a più forme di arte. Molte delle sue opere sono diventate delle icone, dei simboli indiscussi del ventesimo secolo. Marylin Monroe a parte, basti pensare alle riproduzioni dei ritratti di Mao, di Che Guevara e della regina Elisabetta. Tra le altre cose Andy Warhol si è mosso con assoluta padronanza anche tra cinema, pubblicità e musica. Ha per esempio diretto un videoclip addirittura per Loredana Bertè, per la canzone “Movie” dell’album “Made in Italy” del 1981. Passata alla storia la copertina realizzata per il primo album dei Velvet Underground, nel 1967: una semplice banana che Andy Warhol ha concepito con il suo inconfondibile timbro, molto più di un marchio di fabbrica. La sua Factory, cioè il suo studio nel cuore di Manhattan, dagli anni sessanta era diventata il punto di riferimento per numerosi artisti e anche musicisti, come Bob Dylan, Mick Jagger e Lou Reed. E poi ancora il pittore Salvador Dalì e il poeta Allen Ginsberg.
 

Primo piano
La tragedia a caccia

Il fratello dell’ex governatore indagato per la morte di Filippo Vidili

Le nostre iniziative