La Nuova Sardegna

Con “Battlefield” Peter Brook ritorna in scena

Con “Battlefield” Peter Brook ritorna in scena

A Sassari e Cagliari lo spettacolo del grande maestro Un progetto del Teatro del Sale con Sardegna Teatro 

30 dicembre 2017
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di Roberta Sanna

wCAGLIARI

Con “Battlefield” di Peter Brook il Teatro del Sale aprirà a Cagliari e Sassari a febbraio 2018 la quindicesima edizione del festival “L’isola del teatro e L’isola raccontata”. Dopo un “corteggiamento” di quasi due anni la compagnia diretta da Aurora Simeone è riuscita ad ottenere l’eccezionale ritorno sui palcoscenici sardi dello spettacolo di uno dei più venerati maestri della scena teatrale del Novecento e contemporanea, con la sua compagnia del Theatre des Bouffes du Nord di Parigi.

«Con la collaborazione di Sardegna Teatro lo spettacolo sarà al Massimo di Cagliari il 10 e 11 febbraio, dove è già partita la prevendita dei biglietti, e il 14 e 15 a Sassari in uno spazio ancora da definire, e contiamo anche sulla presenza del novantaduenne Maestro», ha annunciato Aurora Simeone alla conferenza stampa, al fianco dell’assessore comunale alla Cultura Paolo Frau e di Andrea Dettori in rappresentanza di quello regionale, nel corso della quale sono stati indicati i contenuti del festival. Con il titolo “La rivoluzione (in)finita – Movimenti paralleli” il progetto del Teatro del Sale, il cui calendario completo di spettacoli, incontri con autori, laboratori e mostre, sarà presentato a gennaio, riporta al tema dell’arte e della politica, nella possibilità di pensare arte, teatro e letteratura come strumenti di indagine e lettura del nostro presente. Tema da sempre centrale nell’opera di Peter Brook, che a trent’anni dalla leggendaria versione teatrale del Mahabharata, tornando al sacro poema dell’India ha scelto di creare con “Battelfield”, «uno spettacolo essenziale e intenso che parla di ciò che ci riguarda», riprendendo l’antica ma universale vicenda della guerra che dilania una famiglia portando grande distruzione, e «che pur appartenendo al passato, riflette gli impietosi conflitti dell’oggi», come sottolinea nelle note di regia. Lo spettacolo, basato anche sul testo di Jean-Claude Carrière, firmato insieme a Brook da Marie-Hèléne Estienne e interpretato da quattro dei magnifici attori della compagnia parigina, si avvarrà dei sovratitoli in italiano.

Anticipando la presentazione del programma del festival, che dal 2009 è anche cantiere delle nuove produzioni del Teatro del sale, Aurora e Nicola Simeone hanno segnalato per febbraio la presentazione del primo studio dello spettacolo diretto da Giovanni Greco e prodotto in residenza tra Cagliari e Roma, che, a quarant’anni dal Movimento del ’77, partendo dal racconto della morte di Giorgiana Masi durante una manifestazione, vuol fare i conti con una «memoria ancora non riconciliata e non condivisa e trascendere sul piano dell’arte un evento che ne richiama molti altri, tristemente simili».



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