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“Ebbè”, a voi il diario di Pino la Lavatrice
SASSARI. La spending review si è abbattuta anche su Pino e gli Anticorpi, che dopo i tagli sono rimasti un’impresa comica a conduzione familiare. Stefano Manca, 45 anni, il più grande, e Michele, 42,...
31 dicembre 2017
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SASSARI. La spending review si è abbattuta anche su Pino e gli Anticorpi, che dopo i tagli sono rimasti un’impresa comica a conduzione familiare. Stefano Manca, 45 anni, il più grande, e Michele, 42, il fratello piccolo. La parentesi di Colorado si è chiusa un anno fa, e difficilmente quella porta è destinata a riaprirsi. Anche gli spazi in tv al momento sono molto compressi, visto che i format che vanno per la maggiore prevedono un programma cucito intorno a un comico di punta. Quindi chi vive di palcoscenico e risate deve cambiare habitat, e ritornare ai teatri e alle piazze. «Che poi è sempre ciò che da vent’anni abbiamo fatto e continuiamo a fare». Nel frattempo ci sono i corsi di clownerie per adulti e quelli di recitazione per bambini. «Quest’ultima è un’esperienza bellissima – dice Michele Manca – i bimbi sono dei maestri dell’improvvisazione, fanno esattamente tutto il contrario di ciò che gli dici. Occorre un discreto background di buddismo e una pazienza infinita». Intanto Pino la Lavatrice si è raccontato in una sorta di autobiografia, con “Ebbè, il diario di un depistato”. Ma il libro è uscito in un momento in cui le produzioni letterarie dei comici era alquanto inflazionate, e non è diventato un best seller. Invece il film Bianco di Babbudoiu continua a fare il giro del mondo, ma non ci sarà il sequel. «L’esperienza col cinema però non è conclusa – dice Stefano Manca – e stiamo lavorando a una nuova sceneggiatura. La storia, a grandi linee, potrebbe essere questa: un uomo scopre di avere un male incurabile, e la notizia gli stravolge la vita. Allora decide di mandare a quel paese molte cose, tra cui amici, famiglia, lavoro, per poi scoprire invece che si trattava di un clamoroso errore e lui è sano come un pesce. A primo acchito non sembra un plot così originale, ma l’originalità nella comicità non esiste. La comicità è una formula matematica: dove a+b dovrebbe dare c. Quando il risultato è d, cioè inaspettato, allora la formula funziona. La trama rispetta semplicemente questa legge». (lu.so.)