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Mamuthone ad honorem Mamoiada ha scelto Sardara

di Luca Urgu
Mamuthone ad honorem Mamoiada ha scelto Sardara

La felicità del presidente Dinamo: «Lo metto in cima ai riconoscimenti ricevuti»  Motivazione: «Forza del collettivo e valori identitari: esempio per i giovani»

08 dicembre 2019
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MAMOIADA. I successi della Dinamo hanno fatto emozionare ed esultare tutta l’Isola. I sardi hanno una passione crescente per il basket e per il nuovo sogno sportivo che ovviamente ha conquistato tifosi e appassionati anche in Barbagia. Emozioni forti, di quelle vissute solo cinquant’anni prima con il Cagliari di Riva, grazie alla magnifica cavalcata che ha portato allo scudetto 2015 e alla conquista di coppe in Italia e in Europa. Regista per niente occulto di questo autentico miracolo sportivo è il patron Stefano Sardara.

Il presidente tra le tante cose gradite di questo periodo esaltante della sua squadra – che per fortuna continua – ha ricevuto una lettera dal sindaco di Mamoiada con una convocazione davvero particolare.

Il 19 dicembre il massimo dirigente della squadra biancoblù verrà insignito dell’onoreficenza di “Mamuthone e Issohadore ad honorem”, in una cerimonia che si svolgerà davanti al consiglio comunale riunito in seduta straordinaria.

«Mi fa un piacere enorme, lo metto in vetta ai premi ricevuti, per la sua provenienza e per quello che rappresenta. Per un sardo ha un valore inestimabile», commenta Sardara.

Con ogni probabilità arriverà a Mamoiada con il carismatico coach Gianmarco Pozzecco. «Dovrebbe essere dei nostri. Dopo aver trascorso un weekend a Gavoi la scorsa settimana passerà almeno una giornata a Mamoiada», ha detto il presidente Sardara che si prepara all’abbraccio dei tanti tifosi.

Nella lettera del sindaco si precisano anche le motivazioni che hanno portato l’esecutivo guidato da Barone a conferire il prestigioso riconoscimento in passato attribuito a Giovanni Lilliu, Francesco Cossiga, Giovanni Usai, Paolo Fresu, Maria Giacobbe, Gian Luigi Gessa, Pinuccio Sciola, Giovanni Maria Bellu, Gianfranco Zola, Bachisio Bandinu, Flavio Manzoni, Rossella Urru, gli operai di Ottana, Caterina Murino, Gaetano Mura e Chiara Vigo.

«A Stefano Sardara – si legge –, per essere riuscito ad esaltare, con il “modello Dinamo” la forza del collettivo unita ai valori fortemente identitari che caratterizzano le popolazioni della nostra la isola. Un percorso virtuoso, non solo per i successi sportivi, basato su competenza e radicamento territoriale, che è esempio positivo da seguire per i nostri giovani e le nostre comunità».

Il riconoscimento, istituito sin dal 2003 dall'amministrazione comunale di Mamoiada, viene assegnato a personaggi eminenti che hanno dato lustro e reso ancora più importante il nome della Sardegna, richiamando e rafforzando così l'orgoglio per le radici isolane.

Ora anche Stefano Sardara scrive il suo nome nell’elenco prestigioso. La Dinamo è radicata in tutta la Sardegna e anche in Barbagia ha radici ben salde.

Un attestato che sa tanto di affetto, stima e voglia di un’Isola intera di continuare a calcare i parquet più prestigiosi della scena nazionale ed internazionale.

Mamuthones e issohadores non sono affatto degli estranei al PalaSerradimigni. Più volte sono comparsi nel palazzetto sassarese anche in occasione delle finali scudetto. Una presenza scenica notevole per uno dei simboli più conosciuti dell’Isola e della sua identità.

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