La Nuova Sardegna

Spettacoli dal vivo al collasso l’Agis fa appello alla Regione

di Andrea Massidda
Spettacoli dal vivo al collasso l’Agis fa appello alla Regione

Lettera aperta al governatore Christian Solinas affinché scongiuri il tracollo Le richieste: avvio delle procedure per la cig e pagamento delle attività già svolte

23 marzo 2020
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SASSARI. Spettacoli annullati, festival rinviati sine die, e di conseguenza migliaia tra impresari, artisti e maestranze con l’acqua alla gola. Nella drammatica situazione generata dall’emergenza Covid-19, che accomuna indistintamente tutti i comparti della società civile, quello della cultura, dello spettacolo e dell’intrattenimento risulta attualmente tra i più esposti al rischio default. Al punto che l’Agis Sardegna per lo spettacolo dal vivo musica teatro e danza ha deciso di scrivere una lettera aperta al governatore Christian Solinas lanciando di fatto un appello affinché eviti il tracollo del settore, in questi drammatici giorni oggetto di particolare attenzione da parte dei governi nazionali di tutta l’Europa, che a esso dedicano provvedimenti straordinari. «Siamo certi che la Regione Sardegna – si legge nella missiva – non vorrà essere da meno e farà nelle prossime settimane, o mesi, quanto necessario per sostenere la futura ripresa, attivando anche per il nostro comparto l’indispensabile tavolo di consultazione, con un coinvolgimento diretto delle rappresentanze dello spettacolo dal vivo, per valutare gli interventi più opportuni ed efficaci, a partire dall’attivazione di tutte le procedure utili per consentire l’accesso cassa integrazione in deroga prevista nel decreto governativo “Cura Italia”».

Nell’attesa di tutto ciò, l’Agis rivolge a Solinas un pressante appello affinché la Regione garantisca un sostegno economico immediato alle centinaia, o migliaia, di lavoratori dello spettacolo e del suo indotto, che si sono trovati improvvisamente sul lastrico. «Chiediamo – continua la lettera – di aiutare queste imprese nella maniera più semplice, immediata e a costo zero per le casse pubbliche, effettuando subito tutti i pagamenti relativi a risorse già impegnate dalla Regione negli anni precedenti e ad attività già svolte e rendicontate». E ancora: «Considerata la grave e cronica lentezza che finora ha caratterizzato la macchina regionale nelle tempistiche di pagamento, riteniamo opportuno ricorrere alle procedure di semplificazione amministrativa consentite dal vigente stato d’emergenza. Ferma restando la facoltà dell’amministrazione regionale di richiedere successivamente ai beneficiari la restituzione di eventuali somme indebitamente erogate, si attiverebbe in questo modo un flusso di risorse immediato di 4/5 milioni di euro».

Analogamente, «senza alcuna spesa aggiuntiva rispetto alle risorse già stanziate nel bilancio», per lAgis sarebbe auspicabile procedere all’immediata assegnazione del contributo base ex Art. 56 della legge regionale 1/90 per l’anno 2020, «quantomeno agli organismi che ne abbiano già beneficiato negli anni precedenti». Questa misura, «generando un ulteriore flusso di liquidità di almeno 6/7 milioni di euro, porterebbe a circa 10/12 milioni di euro le somme immediatamente spendibili: un importo tale da consentire alle imprese culturali di far fronte al pagamento dei propri dipendenti e dei fornitori, garantendo un immediato sollievo per l’intero comparto, aumentando considerevolmente le capacità di tenuta del mondo dello spettacolo dal vivo in un momento cruciale per la propria sopravvivenza».

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