La Nuova Sardegna

Dante Alighieri, le versioni in limba del suo capolavoro

Dante Alighieri, le versioni in limba del suo capolavoro

Caposaldo della poesia nella lingua italiana la Divina Commedia non poteva sfuggire a un popolo amante della rima come quello sardo

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Caposaldo della poesia nella lingua italiana la Divina Commedia di Dante non poteva sfuggire a un popolo amante della rima come quello sardo. Diverse sono state le citazioni degli improvvisatori nelle gare poetiche “a bolu” e accurate le traduzioni nelle varianti del sardo. Fondamentale la versione degli anni ’30 di don Pietro Casu (1878, 1954), in logudorese insieme a “Sa cummedia divina”, di padre Paolo Monni, completata con l’edizione della terza cantica

nei primi anni del 2000, proposta con una particolare lingua sarda poetica (una base logudorese con sfumature nuoresi e dorgalesi e qualche cenno di campidanese).

Per uscire dai territori della “limba sarda” non manca la versione in sassarese: “A la middai di chistha nosthra vida” . Pochi anni fa è fortunatamente tornata alla luce: “Inferru” l’ inedita traduzione in sassarese del primo canto dell’Inferno dantesco ritrovata tra le carte del poeta Salvator Ruju (1868-1966), il grande Agniru Canu interprete della poesia sassarese.
 

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