La Nuova Sardegna

Muscolino tra Sassari e Cagliari: «Sarò direttore dell’isola-museo»

Paolo Curreli
Muscolino tra Sassari e Cagliari: «Sarò direttore dell’isola-museo»

Doppio incarico per l’archeologo alla guida della Cittadella di Cagliari: sarà anche a capo della direzione regionale

05 maggio 2021
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SASSARI. Francesco Muscolino è il nuovo direttore della Direzione Regionale dei Musei della Sardegna. Sostituisce Bruno Billeci alla guida dell’ufficio del Ministero della Cultura che si occupa della gestione e valorizzazione dei musei statali in Sardegna. Billeci rimarrà alla guida della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.

Siciliano di Taormina, classe 1976, Muscolino è sbarcato nell’isola nel novembre dell’anno scorso per dirigere il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, la prima istituzione museale sarda a godere dell’autonomia speciale (come gli Uffizi, il Colosseo e l’area archeologica di Pompei per capirci). Salto in avanti voluto dalla riforma Franceschini per il museo cagliaritano, il Mibcat aveva individuato, invece, Sassari come sede della Direzione degli altri musei statali, i vecchi Poli museali.

“Un circuito importante che rappresenta la maggior offerta culturale presente in Sardegna e che vede protagonisti i siti museali e le aree archeologiche statali in tutto il territorio regionale” precisa in una nota il ministero. «Sia chiaro, non si tratta di un accentramento a Cagliari di questa importante istituzione – precisa Francesco Muscolino – . La direzione Regionale dei musei rimane a Sassari nella sede, in fase di allestimento, della Santissima Annunziata in piazza Fiume, non cambia niente per i dipendenti che continueranno a lavorare negli stessi uffici. Sarò io a viaggiare tra le due città, oltretutto il sistema di lavoro telematico, visto il periodo che stiamo attraversando, funziona a pieno regime e lavorare a distanza non è più così complicato».

Due incarichi che fanno capo a unica persona, con un curriculum per altro di tutto rispetto; Muscolino è stato funzionario archeologo al Ministero, ha lavorato in Lombardia, al Polo Museale della Campania, nella Struttura di supporto al Direttore generale del Grande Progetto Pompei e infine presso il Parco Archeologico di Pompei. «Non è un fatto raro – dice Muscolino –. Anche in Calabria e in Basilicata il direttore dei musei autonomi e a capo anche di quelli regionali. Se i temi e i materiali sono simili, questo è sicuramente un vantaggio e una razionalizzazione del lavoro». L’obiettivo è quindi ottimizzare gli interventi su un patrimonio enorme che si distende da nord a sud nell’intero, e vasto, territorio dell’isola. «La Direzione regionale si occupa della Sardegna come un unico grande museo. Da Caprera a Barumini, da Monte D’Accoddi a San Saturnino, il Museo archeologico nazionale “Giorgio Asproni” di Nuoro e l’area archeologica di Nora, il Museo Sanna e la Pinacoteca nazionale a Sassari e l’Antiquarium Turritano e area archeologica di Porto Torres – sottolinea l’archeologo cancellando ipotetiche frontiere di campanile –. Aggiungo, come ho già dichiarato alla Nuova al mio arrivo in Sardegna, che il Museo Archeologico di Cagliari rappresenta per me un punto di partenza per scoprire l’intera isola, nel museo di Cagliari è concentrato il meglio dei suoi territori. Un racconto completo, la sintesi della sua storia, dai retabli alla collezione etnografica, le armi antiche e il patrimonio nuragico fino alle magnifiche statue di Mont’e Prama e per questi straordinari reperti spero si torni a un clima più sereno che li restituisca alla scienza abbandonando le polemiche».

L’isola-museo ha quindi un timoniere unico che nonostante l’anno tragico della pandemia può dare anche qualche bella notizia: «Si lavora per le riaperture: del Sanna di Sassari, con la mostra “Sulle tracce di Clemente” il 21 maggio, curata da Antonio Marras. Un dialogo tra antico e moderno che trovo molto stimolante. Sono attivi i cantieri del museo nazionale archeologico Asproni di Nuoro e l’Antiquarium e l’area archeologica di Porto Torres, che apriranno con una serie di eventi – svela Francesco Muscolino –. C’è un altro grande risultato, che regala una prestigiosa vetrina internazionale alla Sardegna, il busto marmoreo di Nerone rinvenuto a Olbia, sarà la guest star della mostra “Nero: the man behind the myth” che verrà inaugurata il 27 maggio prossimo al British Museum di Londra. Un’opera straordinaria del museo di Cagliari, siamo particolarmente orgogliosi di questo prestito anche perché il ritratto rinvenuto in Sardegna dell’imperatore romano è stato scelto come immagine di copertina sia nel sito del prestigioso museo che del catalogo della mostra. L’anno dantesco sarà degnamente celebrato dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari con un importante convegno a fine maggio – conclude Muscolino – dal titolo “Dante e la Sardegna. Lapo Saltarelli da Cagliari all’inferno dantesco”. Il convegno verrà divulgato sui nostri social e sarà accompagnato da una mostra delle nostre opere coeve al mondo di Dante».

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