La Nuova Sardegna

1956. A Sassari vincono i giovani turchi e si prendono la Dc e il futuro

Dagli articoli pubblicati il 21 marzo 1956
Francesco Cossiga e Nino Giagu
Francesco Cossiga e Nino Giagu

Cossiga e altri trentenni chiudono l'era di Campus, cugino di Segni. Un'ascesa che cambierà la politica sarda (e italiana)

02 dicembre 2021
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Cossiga, Dettori, Giagu, Soddu... le loro prestigiose carriere politiche prendono slancio nel 1956, quando, neanche trentenni, conquistano la segreteria provinciale della Democrazia cristiana a Sassari. È la presa di potere dei “giovani turchi”, come verranno soprannominati. La Nuova ne dà conto in seconda pagina, nella cronaca di Sassari. Titolo: “Aria nuova in seno al Comitato provinciale della d.c.”: «La discussione, soprattutto nella mattinata, è stata molto vivace, talvolta anche rumorosa. Il contrasto tra le due fazioni è, però, risultato perfettamente normale, anche perché la presenza di Segni (all’epoca presidente del Consiglio), che si è tenuto veramente al di sopra della contesa, ha ricordato a tutti le ragioni di delicatezza e di opportunità che consigliano a Sassari l’unità almeno formale del partito».

È un periodo in cui la Sardegna si aspetta molto dallo Stato. E i giovani turchi saranno i protagonisti della svolta politica del 1958 ispirando la giunta regionale di Efisio Corrias, disposta all'apertura a sinistra di cui si inizia a parlare anche a livello nazionale. Ma quel giorno del 1956 la notizia a Sassari è che nella Dc è finita la stagione dell’avvocato Nino Campus, cugino di Segni. «Le liste presentate erano tre. Due di maggioranza e una di opposizione. Quest’ultima ha avuto la meglio. (...) I giovani hanno superato gli anziani mandando così a catafascio certe situazioni che da tempo s’erano dimostrate precarie».

Il segretario provinciale «dovrebbe essere, a quanto pare, il dr. Francesco Cossiga (nella foto con Giagu), avendo riportato il maggior numero di preferenze (7.526)». Gli sviluppi futuri li fiuta Frumentario (Aldo Cesaraccio) nella rubrica “Al caffè”: «Qualcosa di nuovo è accaduto lunedì nella D.C. sassarese. Qualcosa di importante, forse anche qualcosa di buono. Senza che fosse preveduta, si è effettuata una vera e propria “marcia su Campus”. Ed ha avuto successo (...) Il beneficio è questo: d’ora innanzi sapremo, a Sassari e in provincia, che cosa precisamente voglia la D.C. mentre finora non c’era riuscito di saperlo».

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