La Nuova Sardegna

La rassegna

Al via “1 €uro Festival”: undici serate di teatro di qualità

di Mario Frongia
Al via “1 €uro Festival”: undici serate di teatro di qualità

A Cagliari da sabato 7 maggio all’8 giugno sul palco del teatro delle Saline

29 aprile 2024
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Cagliari Da Gramsci ad Antonio Tabucchi e David Herbert Lawrence e la “sua” Sardegna rivisto da Simeone Latini. Arte teatrale di qualità anche con Teatro Sassari e “Gran Caffè Astra” di Mario Lubino, “La lunga vita di Marianna Ucrìa” e “Le corna sono come i tacchi. Slanciano!!” di Virginia Garau e Daniela Melis.

“1 €uro Festival”, da sabato 7 maggio all’8 giugno sul palco del teatro delle Saline, è all’anno 25 con fascino e appeal. Undici serate su due turni, un pubblico fidelizzato, autori, attori e temi che scavano nel passato e sono vivi nel presente. «Un percorso artistico nato con “Teatro a Mille Lire”: giovane, con vivacità drammaturgica ed estetica, sperimentazione e contaminazioni, musica, teatro internazionale e classici» dice il direttore artistico, Lelio Lecis.

Realizzato con i contributi di ministero Cultura, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna, il Festival prevede una sorta di antipasto prima di ogni spettacolo. Alle 20.30 “Mare e Sardegna” con regia di Simeone Latini sul diario di viaggio nell’isola di Lawrence. La compagnia portoghese Teatro de Braga apre con “La Tavola - Un luogo dove” con Valentina Picciau e Rogério Boane, regia di Rui Madeira: “La tavola è un posto mitico, si svela chi siamo veramente”. Il 10 e 11 maggio “Piccoli equivoci senza importanza”, di Tabucchi e Latini, narra avventure esistenziali, con ironia e sconcerto. A seguire, Abaco Teatro con “Il sogno di un uomo ridicolo” di Fëdor Dostoevskij. Adattamento teatrale e regia, su dubbi e vicende dello scrittore russo, sono di Tiziano Polese e Rosalba Piras. Quindi, Tragodia con “Le corna sono come i tacchi. Slanciano!!” di Virginia Garau e Daniela Melis, da “La Mandragola” di Machiavelli.

Il 21 e il 22 maggio Anfiteatro Sud propone “Tutto tranne Gramsci ispirato a “Le donne di casa Gramsci” di Mimma Paulesu Quercioli, con regia di Susanna Mameli. “In scena c’è Teresina, la più piccola delle sorelle Gramsci.La preferita, quella con cui Antonio ha condiviso tanto della sua infanzia”. Segue Lunaria Teatro con “La lunga vita di Marianna Ucrìa”, dal romanzo premio Campiello nel ’90 di Dacia Maraini, adattato da Daniela Ardini e Raffaella Azim su un “clima cupo e contradditorio nella Sicilia del Settecento”.

Il 25 maggio la compagnia Teatro Sassari presenta “Gran Caffè Astra”. Mario Lubino si ispira alla tradizione del “Café chantant”, legato alla Belle Epoque parigina. In scena undici interpreti e musiche dal vivo. La Scuola d’Arte Drammatica, regia di Simeone Latini, sul palco con “Destinatario sconosciuto” dal capolavoro letterario di Katherine Kressmann Taylor. Quindi, la compagnia turca Maltepe Teatrosu con “Memurin Fasli” di Coşkun Irmak e regia di Kubilay Erdelikara. «Spettacolo divertente, vivace e caloroso di teatro tradizionale turco, rivisitato in chiave contemporanea. Narra - spiega Lecis - i problemi della nostra vita quotidiana con piccoli racconti di dipendenti pubblici». Lo spettacolo sarà in turco con sottotitoli in italiano.

Il Collettivo Amori Difficili presenta uno spettacolo, con dialoghi surreali e comici su un ring, tratto da brani di Achille Campanile, “A colpi di scene” di e con Daniel Dwerryhouse e Laura Fortuna e regia di Francesco Bonomo. Infine, il 7 e 8 giugno la compagnia spagnola Tranvía Teatro con “Sahara - Crónica del desierto” di Chema Cardeña. “La storia di un viaggio di ritorno alle origini, profughi che - dicono gli autori - cercano di rientrare alla loro città dopo quarant’anni dall’invasione”.

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