La Nuova Sardegna

Elezioni Comunali 2024
La guida al voto e le liste

Urne aperte, si vota oggi e domani 9 giugno per Comunali ed Europee

Urne aperte, si vota oggi e domani 9 giugno per Comunali ed Europee

Per le amministrative nell’isola impegnate 27 municipalità. Possibile il disgiunto nei centri sopra i 15mila abitanti

07 giugno 2024
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A tre mesi dalle regionali l’isola ritorna al voto. Oggi, sabato 8, (dalle 15 alle 23) e domani, domenica 9, (dalle 7 alle 23) in concomitanza con le Europee, la Sardegna sarà chiamata a eleggere 27 nuovi sindaci.

Sassari Corsa a cinque per Palazzo Ducale. La squadra più numerosa è quella con il rettore Gavino Mariotti , candidato per il centrodestra. Con lui sette liste: Azione con Calenda-Soluzioni per Sassari Mariotti sindaco, Visione Sassari, Forza Italia, Riformatori Sardi, Fratelli d’Italia, Orgogliosamente Sassari e Psd’Az – Alleanza Sardegna. Dietro il Campo Largo con Giuseppe Mascia. Anche qui sette liste: il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Futuro Comune, la civica Fare Città, Orizzonte Comune, Sassari Progressista e Solidale, dove sono confluiti Progressisti, Sinistra Futura e Psi, con l’appoggio (ma non il simbolo) di Demos. Ad appoggiare i Civici di Nicola Lucchi, in continuità con l’uscente Nanni Campus, sei liste: Prima Sassari, Uniti per Sassari, Sardegna centro 20Venti, Noi per Sassari I Civici, Sassari è e Sassari Progetto Comune. Poi Sassari Svegliati con il candidato sindaco Giuseppe Palopoli. Tre le liste per Mariano Brianda, Generazione Sassari, Costituente per Sassari e Giovani per Sassari. La corsa si annuncia all’ultimo respiro. Con il Campo largo che cercherà la spallata al primo turno per evitare uno scivoloso ballottaggio, Lucchi e Mariotti che si sfideranno per capire chi avrà lo scettro di sfidante ufficiale, e le incognite della Costituente di Brianda e del “re dei social” Palopoli.

Alghero Molto meno affollata ma intricata la contesa per il municipio di Alghero. Due i candidati in competizione: Raimondo Cacciotto schiera otto liste. Alcune sono riconducibili al perimetro che ha sostenuto Alessandra Todde alle regionali. Il Partito Democratico che ha riaccolto anche i fedelissimi dell’ex sindaco Mario Bruno, Movimento 5 Stelle che accoglie anche esponenti dei Progressisti, Orizzonte Comune, Alleanza Verdi Sinistra, Futuro Comune e la civica Città Viva. Altre due fanno riferimento a ex esponenti dell’amministrazione di centrodestra di Mario Conoci, che ha rotto con gli ex alleati. Noi Riformiamo Alghero e Alghero al centro. Marco Tedde, sindaco dal 2002 al 2011 con Forza Italia, raduna il centrodestra tradizionale più alcune civiche. Forza Italia, Fratelli d’Italia, Psd’Az, Patto per Alghero-Udc, Lega con capolista l’ex presidente del consiglio regionale Michele Pais e Prima Alghero, con all’interno esponenti di Azione.

Cagliari Nel capoluogo la sfida sarà Zedda contro Zedda, con tre outsider in pista che proveranno a rinviare il verdetto al ballottaggio. Da una parte, c’è Massimo Zedda, già sindaco dal 2011 al 2019, quando lasciò per tentare invano la corsa alla carica di presidente della Regione. Dalla sua ha 10 liste: innanzitutto il suo partito, i Progressisti, e poi il Pd, il Movimento 5 stelle (nella cui lista corrono anche esponenti della Civica per Todde che ha debuttato alle regionali), Alleanza Verdi Sinistra, Orizzonte comune, Sinistra futura, Cagliari Europea (che vede al suo interno le sigle Psi, Pri e Fortza Paris), A Innantis e le civiche CagliariAvanti e Cagliari che vorrei. Dall’altra parte, Alessandra Zedda, consigliera regionale di lungo corso, assessora al Bilancio con Cappellacci e al Lavoro con Solinas, di cui è stata anche vicepresidente della Regione, che dopo avere lasciato Forza Italia si è avvicinata alla Lega. A sostenerla 8 liste: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Riformatori, Psd’Az, Sardegna al centro 20Venti (con cui corrono anche esponenti dell’Udc e del gruppo dell’ormai ex sardista Gianni Chessa), Alleanza Sardegna e Movimento civico. Gli altri tre candidati sono Giuseppe Farris, anche lui ex Forza Italia, con la lista CiviCa 24, l’ex deputata del M5s Emanuela Corda con Alternativa e Claudia Ortu con la sinistra di Cagliari Popolare.

Nell’isola Nella vecchia provincia di Sassari, i seggi saranno aperti anche Castelsardo, Golfo Aranci, Illorai, Putifigari, Sorso e Villanova Monteleone. In Provincia di Nuoro, Ogliastra compresa, andranno alle urne Onanì, Ortueri, Sarule e Villagrande Strisali. In quella di Oristano: Bosa, Magomadas, Sini e Sorradile. Nella Provincia del Sud: Calasetta, Esterzili, Genoni, Guasila, Samatzai, San Gavino Monreale, Sant’Anna Arresi e Serrenti. Nella Città metropolitana di Cagliari, Monserrato e Sinnai.

Come si vota A Cagliari, Sassari, Alghero, Monserrato e Sinnai, ossia i Comuni con più di 15mila abitanti, si può votare così: 1) Tracciando un segno sul simbolo di una lista, in questo caso il voto andrà sia alla lista che al candidato sindaco collegato 2) Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco. 3) È ammesso il voto disgiunto: si può barrare il nome del candidato sindaco e il simbolo di una lista non collegata. Accanto al simbolo della lista si possono indicare una o due preferenze per i candidati consiglieri, se due devono essere di sesso diverso pena l’annullamento della seconda preferenza espressa. Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il 50%+1 dei voti. Se non viene raggiunta questa soglia i due candidati più votati andranno al ballottaggio domenica 23 e lunedì 24 giugno. Nei 18 centri con meno di 5mila abitanti si può esprimere una sola preferenza, mentre in quelli tra 5mila e 15mila (Bosa, Castelsardo e San Gavino Monreale) fino a due preferenze con l'alternanza di genere. In questi piccoli centri basta ottenere un voto in più rispetto agli altri candidati, mentre dove vi è un solo candidato, quest'ultimo risulta eletto se si è recato a votare almeno il 40% degli aventi diritto. Per tutti i Comuni, lo spoglio inizierà alle 14 di lunedì.

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