Festival di Cannes, Robert De Niro subito protagonista: palma d’oro alla carriera e attacco a Trump
Si è aperta la 78esima edizione del festival del cinema, sul red carpet DiCaprio, Tarantino e Favino
Il festival è partito. Anche quest’anno il cinema mondiale si ritrova sulla Croisette da cui un anno fa aveva iniziato il suo viaggio “Anora” che poi l’ha portato fino al trionfo degli Oscar. E oggi, 13 maggio, il regista Sean Baker è stato uno dei tanti a calcare la montée des marches. Un red carpet affollatissimo di star. Juliette Binoche, affascinantissima presidente di una giuria che comprende anche Halle Berry, Jeremy Strong e l’italiana Alba Rohrwacher.
E poi Quentin Tarantino, Eva Longoria, Bella Hadid, Pierfrancesco Favino. E poi lui, l’ospite più atteso di questa cerimonia di inaugurazione, Robert De Niro, tornato a Cannes per ricevere la Palma d’oro onoraria alla carriera. E a consegnargliela all’inizio della serata sarà Leonardo DiCaprio, con cui due anni fa aveva girato “Killers of the flower moon” di Tarantino, che fu presentato proprio a Cannes.
«De Niro ha ispirato noi attori a considerare il nostro mestiere non come una semplice performance ma come una profonda trasformazione – ha detto il divo, che con De Niro si era incontrato per la prima volta sul set in “Voglia di ricominciare” del 1993 – . È stato un esempio. Io sono uno di quei fortunati che ha avuto la possibilità di lavorare con lui da giovane». DiCaprio ha ricordato il suo provino per “Voglia di ricominciare”: «A 15 anni cerchi di farti notare come attore, l’unica idea che ho avuto è stata quella di alzarmi e urlare verso di lui con tutto me stesso». De Niro non ha risparmiato critiche all’America di Trump. «Negli Usa lottiamo con tutte le nostre forze per difendere la democrazia che consideriamo scontata. Abbiamo un presidente filisteo che ha imposto un prezzo alla creatività, con i dazi doganali. Questi attacchi sono inaccettabili e riguardano tutto il mondo. Dobbiamo agire con determinazione. Invito ciascuno di voi che ama la libertà a protestare e a votare quando sarà il momento. Per 11 giorni dimostreremo il nostro impegno per le arti e la fratellanza. L’arte cerca la libertà. È per questo che siamo una minaccia per autocrati e fascisti di questo mondo».
Parola poi alla presidente di giuria Juliette Binoche che ha reso omaggio alla fotoreporter palestinese Fatima Hassouna, uccisa da un bombardamento israeliano a Gaza a metà aprile «che dovrebbe essere qui con noi stasera. L’arte resta. È la testimonianza potente delle nostre vite, dei nostri sogni». L’attrice nel suo discorso ha quindi menzionato gli «ostaggi del 7 ottobre e tutti gli ostaggi, i prigionieri, i naufraghi che vivono il terrore e muoiono nell’indifferenza e l’abbandono». In mattinata Binoche aveva anche commentato la condanna di Gerard Depardieu a 18 mesi per molestie. «L’associazione tra mostro e sacro mi ha sempre disturbato – ha detto Binoche – Non è un mostro. È un uomo. Un uomo che è stato desacralizzato, a quanto pare, per fatti ora giudicati dalla giustizia».
Domani al festival di Cannes arriva Tom Cruise on il nuovo capitolo della saga 'Mission: Impossible' tre anni dopo aver portato al festival “Top Gun: Maverick”.