Sassari, a un secolo di distanza spunta fuori l'annuario del "Margherita di Castelvì". Dentro curiosità e foto d'epoca, che ritraggono le nonne dei sassaresi contemporanei
Sassari Un ritrovamento straordinario, quasi casuale, che a 100 anni esatti di distanza getta luce sulla storia del liceo “Margherita di Castelvì”, di tutta Sassari e, forse, del sistema educativo italiano. Si tratta dell’annuario 1923-24 dell’allora Istituto Magistrale, lo ha avuto in dono dall'amico Vincenzo Squintu il dirigente scolastico del liceo Gianfranco Strinna, che ne racconta contenuti e curiosità. Dentro ci si trova un po’ di tutto e leggendolo ci si rende conto che le cose, per certi aspetti, non sono cambiate così tanto. Ecco le classi che vanno in gita alla diga del Tirso, appena inaugurata dal Regime e definita “ciclopica”, o i programmi di italiano, dove troviamo Pascoli, Carducci, Manzoni, ovviamente Manzoni, ma anche Shakespeare. Altre cose, invece, sono cambiate parecchio: ad esempio, sappiamo il 19 marzo tutta la scuola festeggiò l’onomastico del preside, che allora si chiamava capo d’istituto, Giuseppe Lelio Arrighi. D’altra parte, l’influenza del regime fascista cominciava a farsi sempre più insistente: il 28 ottobre, nonostante fosse domenica, studentesse e docenti presero parte alla seconda commemorazione della Marcia su Roma. Ma le curiosità più interessanti, per molti sassaresi, sono quelle legate alle foto pubblicate nell’annuario: chiunque potrà cimentarsi nell’esercizio di cercare la propria nonna, se è nata fra il 1905 e il1910. Non solo, c’è qualche possibilità che uno di questi bambini più piccoli vestiti da Pierrot per il carnevale 1924 sia ancora vivo e possa rivedersi in questa foto, scattata ormai un secolo fa (a cura di Davide Pinna e Ivan Nuvoli).