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Pelle di capra, faggio e ottone: ecco come Giancarlo Dettori crea i tamburi della Faradda

Pelle di capra, faggio e ottone: ecco come Giancarlo Dettori crea i tamburi della Faradda






Sassari Pelle di capra, legno di faggio e ottone. Sono questi gli ingredienti fondamentali, nella formula per realizzare il tradizionale tamburo della Faradda raccontata dall’artigiano sassarese Giancarlo Dettori. La pelle di capra viene conciata seguendo il metodo tradizionale, con calce e acqua. Il legno di faggio, lavorato al vapore, viene usato per tenere la pelle in tensione. E l’ottone è il materiale con cui viene realizzata la cassa di risonanza. «La mia prima Faradda da tamburino fu nel 1975 con gli Ortolani, avevo nove anni. Cinque anni dopo, andai a Roma in visita dal papa, con i tre gremi agricoli. E in quell’occasione presi in mano l’antico tamburo degli Ortolani, che restaurai. Lì è cominciata una passione che non si è ancora fermata» (a cura di Davide Pinna, video di Ivan Nuvoli).

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