Viaggio tra le macerie e i ricordi della palazzina abbattuta nel centro di Sassari
Sassari Tra le macerie di un vecchio edificio rimasto in piedi per miracolo fino a qualche giorno fa nel centro di Sassari tra via Arborea e via La Cona - e ora demolito con l’autorizzazione del Comune - sono sbucati, sotto i colpi del piccone, pezzi di vite appesi alle pareti scorticate e ricordi di chi un tempo viveva in quelle due palazzine, a due passi dalla chiesa del Rosario. Una cartolina sbiadita arrivata in città dal Trentino nell’estate del 1965, dei vecchi libri scolastici e dei quaderni di matematica ingialliti dal tempo, accanto a quel che rimane di un’antica Singer arrugginita, la storica macchina da cucire presente un tempo in tutte le case. Le antiche costruzioni in tufo si sono sbriciolate come biscotti, quando i colpi assestati chirurgicamente dalla benna hanno fatto tremare, ma senza scalfirle, anche le palazzine accanto. Ora verrà costruita una nuova struttura, in classe zero, con la riclassificazione energetica, con l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il proprietario e i titolari delle imprese di demolizione e ricostruzione raccontano l'intervento che durerà un anno e mezzo (a cura di Luca Fiori).