La Nuova Sardegna

Sassari celebra il giorno della memoria: "Ricordare è un dovere"






Sassari «La memoria è tale soltanto se accade nell’oggi, nei confronti dei genocidi che continuano ad accadere. A Gaza, in Ucraina, in Africa e in Asia. E per questo siamo qui oggi di fronte alla prima pietra di inciampo della Sardegna. Per ricordare, tramite la nostra concittadina Zaira Coen Righi, docente del liceo Azuni di origine ebrea, deportata nel 1944 ad Auschwitz dove morì nei forni crematori, l’indicibile orrore della shoa. Ma anche per tenere sempre a mente che abbiamo, nel nostro piccolo angolo di mondo, ora come allora, una fortuna che tanti non hanno».

Così il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia ieri mattina in piazza d’Italia, davanti a quella che fu l’ultima residenza della docente assassinata dai nazifascisti, ha aperto le celebrazioni per il giorno della memoria. Insieme a lui, davanti alla “pietra d’inciampo” posta nel 2021 a opera del club Inner Wheel Sassari Castello che l’ha poi donata al Comune e dunque all’intera comunità, la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, l’amministratore straordinario della Città Metropolitana di Sassari Gavino Arru, la vice presidente del Consiglio comunale Chiara Musio, una rappresentanza dell’associazione Inne Wheel, componenti del Consiglio, della Giunta, autorità, cittadine e cittadini. «La memoria è un dovere – hanno ricordato – e questa città non dimentica». Le celebrazioni sono proseguite a Palazzo Ducale, con la seduta solenne del Consiglio comunale. (video Ivan Nuvoli)

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