Sassari, la protesta di Rossella Soriga: «Troppe barriere architettoniche, lo stallo dei disabili è irraggiungibile»
Sassari Lo stallo dei disabili è vuoto. È stato tracciato, fresco fresco, lo scorso 20 febbraio, ma da allora Rossella Soriga non ci ha mai parcheggiato. Il motivo è semplice: «Arrivarci è impossibile, l'hanno disegnato a 12 metri dal portone di casa e la carrozzina non ci passa, fra auto e barriere architettoniche». Siamo in via Michelangelo Buonarroti, al civico 18, quartiere del Sacro Cuore. «Ho battagliato 13 mesi perché tracciassero questo stallo per disabili, e poi la beffa - spiega Rossella Soriga, capitana di quella Torres femminile che nel 1994 fece sognare la città e vinse lo scudetto -. Mia madre non deambula quasi più, ma lì non la posso portare, così sono costretta a parcheggiare lo scooter davanti a casa, per tenere lo spazio all'auto». Il fatto è che le auto, davanti a casa di Rossella e della madre ci parcheggiano tranquillamente. È una sorta di piazzetta e «le auto ci parcheggiano da 50 anni», il vero camminamento per i pedoni è uno stretto marciapiede puntellato di pali, tombini, buche e senza uno scivolo, impossibile da percorrere per chi si muove su una sedia a rotelle. «Sarebbe bastato un po' di buon senso - conclude, amaramente, Rossella Soriga -, spero che il Comune trovi una soluzione». (a cura di Davide Pinna e Ivan Nuvoli)