La Nuova @ Scuola: gli studenti in visita alle Vigne Surrau di Arzachena
Arzachena Vigneti a perdita d’occhio, un territorio che parla attraverso il vino e un’azienda che ha fatto della qualità e della cultura la sua missione. Le Cantine Surrau di Arzachena, tra le realtà vinicole più importanti della Sardegna, hanno aperto le loro porte agli studenti degli istituti agrari “Pira” di Siniscola e “Pellegrini” di Sassari, coinvolti nel progetto La Nuova @Scuola, per un viaggio alla scoperta di un mondo fatto di tradizione, innovazione e passione. A raccontare la filosofia dell’azienda è stato Tino Demuro, amministratore delegato delle Cantine Surrau, che ha spiegato agli studenti quanto sia importante il legame con il territorio e con la cultura degli stazzi, le antiche aziende agricole galluresi: «Ogni stazzo aveva la sua vigna e noi abbiamo voluto mantenere quello spirito, adattandolo ai giorni nostri». Surrau, infatti, non è solo una cantina, ma un luogo che investe in arte e cultura, ospitando mostre di pittura e concorsi fotografici per valorizzare il territorio. «Quasi quasi la bottiglia passa in secondo piano», ha detto con un sorriso Demuro, sottolineando l’importanza della bellezza e della storia che circondano il mondo del vino. Flaviano Scaratti, responsabile del coordinamento e dell’accoglienza, ha guidato i ragazzi attraverso le varie fasi della produzione, spiegando come il terreno granitico e il vento di maestrale siano elementi chiave nella qualità del vino. Dalla fermentazione in acciaio, che conserva la purezza del frutto, all’affinamento in botti di legno, dove il vino acquisisce aromi e struttura, fino all’imbottigliamento: ogni dettaglio è studiato con precisione.