Da Mandas a Laconi sul Trenino verde: viaggio nelle meraviglie
Mandas Dopo aver raccontato le meraviglie basaltiche e marine della tratta Macomer-Bosa, il Trenino Verde ci ha condotto questa volta lungo un cammino diverso: più intimo, più antico, più spirituale. La Mandas–Laconi non è solo un viaggio in treno, ma un attraversamento dell’anima più nascosta della Sardegna. Si parte da Mandas accompagnati da Mauro e Caterina di Travel in Sardinia sulle storiche carrozze V2D degli anni Trenta manovrate dal personale Arst. Il convoglio si muove lento, come se volesse rispettare il respiro dei paesaggi che attraversa: colline verdi, boschi silenziosi, profumi di Sardegna e vecchie stazioni che sanno ancora di vapore e attese. Dopo la sosta a Isili, con il nuraghe Is Paras che svetta a pochi passi dai binari, si prosegue verso nord, costeggiando il lago di Is Barroccus, nato là dove prima c’era una vallata, punteggiato oggi da isole che un tempo erano colli. Il treno supera gallerie e viadotti, testimoni della tenacia ingegneristica di un altro secolo, fino ad arrivare a Laconi, paese che pulsa al centro del megalitismo sardo. Qui, tra menhir e boschi sacri, si sente un’energia antica. La visita al Parco Aymerich – con le sue cascate, le rovine del castello, e una vegetazione che oscilla tra Mediterraneo ed esotico – è un’immersione verde e rigenerante. Poco lontano, l’Oasi Francescana accoglie i viaggiatori con la sua pace profonda. Il pranzo, sobrio e genuino, viene consumato da pellegrini – non per mancanza, ma per scelta: piatti semplici e autentici, ricchi dei sapori locali, serviti in un clima conviviale che sa di condivisione e gratitudine. Il pomeriggio si consuma tra le vie di Laconi, la casa natale di Sant’Ignazio, la chiesa di Sant’Ambrogio. Consigliata anche la visita al Museo dei Menhir che completa il racconto preistorico di questa terra. Il ritorno, sulle stesse rotaie, è tutto un altro viaggio: la luce cambia, l’atmosfera si fa morbida, il cuore è più pieno. E quel lento rientro verso Mandas diventa quasi meditazione. Come se il Trenino Verde, più che spostarci, ci avesse insegnato a fermarci. (a cura di Rachele Falchi)