Sassari celebra Sa Die de sa Sardigna
Sassari Una corona di fiori in memoria dei patrioti sassaresi caduti. Deposta oggi, lunedì 28, dal sindaco Giuseppe Mascia in via Quarto, nello slargo Don Leonardo Carboni, ai piedi del monumento, progettato dal docente del Figari Vittore Loriga e realizzato dall’artigiano Corrado Desole, inaugurato lo scorso anno nello stesso luogo storico, teatro tra Settecento e Ottocento delle esecuzioni degli otto rivoluzionari sardi che osarono sfidare feudalesimo e casa Savoia. Questo il cuore della cerimonia di questa mattina, alla quale hanno partecipato anche gli studiosi Federico Francioni e Antonello Nasone, che hanno offrerto un contributo di riflessione storica su uno dei periodi più significativi della storia sarda.
"La storia racconta l'oggi - ha spiegato il sindaco Giuseppe Mascia - e per questo è ancora più importante essere qui oggi e confermare il pieno sostegno dell'amministrazione comunale, iniziato nella passata consiliatura, alle associazioni che hanno reso possibile l'evento di oggi. Un momento importante perché sottolinea che dobbiamo lottare contro il colonialismo e per i nostri diritti, e perché ci ricorda che Sassari l'ha fatto con convinzione ed estremo sacrificio".
L’iniziativa è parte integrante di “Primavere Sarde”, rassegna promossa dal Teatro S’Arza, che in collaborazione con associazioni culturali e istituti scolastici – fra cui Sa Domo de Totus e Cobas Scuola Sardegna– e consolida un percorso di educazione civica e storica rivolto soprattutto alle giovani generazioni.
«Per la prima volta Sa Die de sa Sardigna – ha spiegato Cristiano Sabino, referente per il Liceo Artistico Figari del progetto – esce dai circuiti ristretti e sotterranei per diventare una vera festa insieme istituzionale e popolare. È un segnale di maturità collettiva".
Le celebrazioni proseguiranno nel pomeriggio, alle ore 17, nella sala Angioy della Provincia, con la presentazione del volume “Rivoluzionari sardi in Francia. Personaggi e documenti” della ricercatrice siciliana Adriana Valenti Sabouret, edito da Arkadia.