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Basta depredare sabbia e conchiglie: sentiamoci come un parco

di Emma Maddaluno*
Basta depredare sabbia e conchiglie: sentiamoci come un parco

Vogliamo veramente portare a casa la natura e i suoi tesori? È un po’ come appropriarsi dei quadri di Leonardo o frammenti delle statue di Michelangelo

30 marzo 2024
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La natura in vendita. Potrebbe sembrare un’assurditá, in realtà è quello che sta succedendo da anni. A quanti è capitato di raccogliere bellissime conchiglie per poi fare collane? A quanti è capitato di raccogliere pesci e piccoli granchi? A quanti è capitato di portare la sabbia a casa o di riempire delle bottigliette d’acqua di mare? E ora… A quanti è capitato di vedere la bellissima spiaggia rosa dell’isola di La Maddalena? A quanti è capitato di vedere una pinna nobilis o un cavalluccio di mare? Per me e per tutta la mia generazione è un’impresa rara riuscire a vederli, e questo a causa di persone che si sono volute appropriare della natura, come se fosse stata in vendita oppure di persone che hanno privatizzato la natura, costruendo sulle coste locali di lusso con vista mare.

In Sardegna abbiamo vari parchi che tutelano la natura con spiagge a numero chiuso, nelle quali si può andare soltanto su prenotazione, aree a tutela integrale, nelle quali si può fare solo ricerca scientifica, proteggendo le specie animali e vegetali, soltanto perché le generazioni precedenti hanno trattato la natura come se fosse un oggetto in vendita. Vogliamo veramente portare a casa la natura e i suoi tesori? È un po’ come appropriarsi dei quadri di Leonardo o frammenti delle statue di Michelangelo. Dobbiamo essere noi i primi a “sentirci parco”, a custodire e difendere la natura, non trattarla come se fosse in vendita.

*Emma frequenta l’IIS Garibaldi, liceo Scienze Umane, a La Maddalena
 

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