“Il ragazzo dai pantaloni rosa”, un film che bisogna vedere
Il film perché mostra come i giovani affrontano le pressioni sociali legate alla propria identità
Ancora 10 secondi e altri 10 e altri 10”, queste sono state le parole di Andrea Spezzacatena nell'ultimo abbraccio a sua madre nel film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. Un film tratto dalla storia di Andrea Spezzacatena suicida a 15 anni, vittima di bullismo e cyberbullismo. Il film racconta la vita di Andrea, la famiglia, gli amici e i nemici. In particolare aveva legato con una ragazza al terzo anno delle medie, Sara. Christian invece era un suo compagno di classe. Lui non era bravo a scuola e chiese aiuto ad Andrea, primo della classe che, preso dalla gioia, accettò. Tutto andava bene, fin quando durante una festa Andrea venne deriso perché vestito da donna. Perché era vestito così? Lo aveva incastrato chi lui stesso credeva amico. Venne deriso sui social in cui crearono una pagina apposta per prenderlo in giro. Tutto era iniziato da un incidente domestico, i suoi pantaloni nuovi in lavatrice erano diventati rosa. Lui decise di indossarli lo stesso a scuola. Quello di Andrea è stato il primo caso in Italia di suicidio di un minore causato dal cyberbullismo. Noi del liceo Spano insieme ad altre scuole siamo andati a vedere il film. È un film che grandi e piccoli dovrebbero vedere in ricordo di Andrea, ma soprattutto per sensibilizzare la tematica del bullismo. Consigliamo a tutti la visione del film perché mostra come i giovani affrontano le pressioni sociali legate alla propria identità
*Maria Elena e Beatrice frequentano il liceo Spano di Sassari