La Nuova Sardegna

Alghero

Pass unico per garantire i diritti dei disabili

Il coordinatore dell’Anci Gabriella Esposito presenta in città il contrassegno europeo non clonabile

2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Il Contrassegno unico europeo per le persone con disabilità (Cude) non è solo un modo per sconfiggere la contraffazione dei pass, per facilitare i percorsi amministrativi e avere un’unica banca dati nazionale, ma un diritto di cittadinanza che apre all'Europa». È il messaggio lanciato ieri nella sede del Polisoccorso Alghero dal presidente del consiglio comunale Gabriella Esposito, in occasione della presentazione organizzata dall’Anci (di cui è coordinatrice) del nuovo contrassegno europeo. «Sono state infatti 5.565 le persone con disabilità partite da Alghero nel corso del 2012, 23mila dai tre scali sardi e 700mila da quelli italiani - spiega Esposito - a conferma dell’esigenza di una regolamentazione unica europea alla mobilità, al diritto al transito, alla sosta e al parcheggio per persone che viaggiano normalmente, anche se con capacità motoria ridotta, per i più svariati motivi: dal turismo, alla cura, alla cultura, allo sport, ai pellegrinaggi, all’istruzione».

Non si tratta, quindi, soltanto del diritto a ottenere un pass non clonabile, personale e non legato all’automobile o alla famiglia, ma di qualcosa di più ampio: il diritto alle città accessibili, a partire dai servizi comunali e dai municipi. «Dobbiamo tutti farci carico delle persone che hanno ridotte capacità motorie - prosegue Gabriella Esposito - assicurando regole e combattendo le illegalità. Sappiamo infatti che le capacità motorie si riducono anche con l'innalzamento dell'età, che sono oltre centomila gli invalidi civili nell'isola e che 33mila sono le persone affette da disabilità grave».

Gabriella Esposito spinge l’Anci a farsi carico di una mappatura di tutti i municipi non accessibili. «Poi occorrerà una legge regionale che li finanzi - esorta il presidente dell'assemblea civica algherese - avendo fatto esperienza di bandi regionali spesso subdoli, anche in tema di abbattimento delle barriere architettoniche».

All’Anci si rivolge anche Guido Calzia - presidente dell’Associazione polizia locale e comandante dei vigili urbani di Alghero - affinché sensibilizzi la Regione nel potenziare e finanziare «un sistema a rete di tutti i comuni sardi, come già avviene per l’area vasta di Cagliari, che favorisca i controlli incrociati e renda fruibili gli accessi ai dati da parte delle amministrazioni e dei loro corpi di polizia locale». Alla presentazione del Cude erano presenti anche il viceprefetto di Sassari Salvatore Serra e alcuni assessori comunali, come Romina Caula (Servizi sociali).

Primo piano
Gli invisibili

La vita precaria di un giovane corriere: «È insostenibile, ogni giorno devo consegnare anche 150 pacchi»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative