La Nuova Sardegna

Alghero

La Salaris strizza l’occhio a Daga

La Salaris strizza l’occhio a Daga

I consiglieri regionali e i deputati del Pd lavorano all’accordo con Bruno

29 maggio 2014
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ALGHERO. I due candidati sindaci si stanno preparando al cambio di passo in questa nuova fase della campagna elettorale. A breve verranno annunciati da entrambi gli slogan, le prossime iniziative pubbliche e gli ospiti della politica che arriveranno ad Alghero per sostenere gli aspiranti primi cittadini. Ancora dieci giorni per sparare le ultime cartucce.

Maria Grazia Salaris ha cominciato a strizzare l’occhio al Pd di Enrico Daga. Lo ha fatto evidenziando un’affinità programmatica con il progetto dei democratici. I temi comuni sarebbero la realizzazione del campo da golf, la riqualificazione delle strutture ricettive, incentivare l’edilizia smaltendo le pratiche in giacenza, e poi la riorganizzazione della machcina amministrativa comunale. Naturalmente non è all’orizzonte un accordo con il Partito Democratico, ma si tratta solo di un caloroso benvenuto a tutti gli elettori di sinistra che sono pronti a chiudere le porte alle avances di Mario Bruno.

Quest’ultimo, sul versante delle alleanze, per ora è in stand-by. Infatti la partita con Enrico Daga è nelle mani della segreteria del Partito Democratico. Silvio Lai e Renato Soru stanno svolgendo opera di mediazione, si sentono quotidianamente sia con Bruno che con Daga, lavorando alla ricomposizione del partito. Se avverrà con un apparentamento o con una semplice alleanza, questo è ancora tutto da vedere. Intanto anche gli altri big del partito hanno preso posizione: il deputato Giovanna Sanna ed i consiglieri regionali Salvatore Demontis, Gian Franco Ganau, Luigi Lotto e Gavino Manca, «vista la concreta possibilità per il centro- sinistra di conquistare anche Alghero, ritengono indispensabile ricercare con spirito costruttivo, le condizioni affinchè tutto il centro- sinistra e tutto il PD sostengano Mario Bruno alla carica di Sindaco di Alghero. Ogni scelta diversa, che portasse al prevalere del candidato di centro- destra, sarebbe ingiustificata e approfondirebbe le ferite e le divisioni che vanno invece superate con spirito unitario».

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