La Nuova Sardegna

Alghero

Un colpevole omaggio ai privati

di Gianni Olandi
Un colpevole omaggio ai privati

Il Comune con decenni di negligenza perde la titolarità di decine di lotti pubblici

26 settembre 2014
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ALGHERO. Grazie alla negligenza della politica degli ultimi 30 anni, l'area di Maria Pia di proprietà del Comune è diventata un gigantesco labirinto dove ancora prima di qualsiasi decisione sul suo utilizzo si sta consumando una delle operazioni di usucapione di proporzioni mai viste in Sardegna. Sono diversi gli episodi che caratterizzano l'attuale situazione e sui quali l'amministrazione in carica sta cercando di porre un freno attraverso uno stuolo di avvocati impegnati a impedire che importanti quote di quel terreno passino nelle mani di privati o, comunque, siano oggetto di “ baratto “. Impresa non facile anche perché sono numerose le situazioni che si stanno consolidando, alcune andate già a sentenza, e addirittura altre stanno per nascere. Legittimo chiedersi, trattandosi di un bene pubblico, quindi di proprietà di tutti i cittadini, come mai a tutt'oggi non si registrano iniziative finalizzate ad accertare responsabilità non solo politiche da parte delle amministrazioni che si sono succedute alla guida della città nel corso di questi ultimi 30 anni. Eppure i messaggi di allarme non erano mancati. Resta sempre da verificare se si è trattato di negligenza allo stato puro, disinteresse totale quindi, e se invece tale atteggiamento di indifferenza verso i terreni di Maria Pia era funzionale a favorire qualcuno. Come oggi sta avvenendo in maniera piuttosto clamorosa e come sembrerebbero alcuni atteggiamenti assunti dal Comune nel rifiutare di fare ricorso a richieste di usucapione. Argomenti questi ultimi che dovrebbero interessare organismi diversi da quelli amministrativi. L'area viene individuata dal vecchio piano regolatore generale come turistico ricettiva e un elemento indicatore di questa volontà politica viene dalla realizzazione del Palazzo dei Congressi voluto dall'allora assessore al Turismo Martino Lorettu, autorevole esponente politico algherese, che la Regione finanzia per complessivi 25 milioni di euro. L'impianto aveva una funzione specifica: in quell'area doveva nascere un comparto alberghiero, da quantificare per volumi e dimensioni, che avrebbe avuto il supporto del centro congressi e quindi sfruttato i flussi che giungono dal turismo congressuale che solitamente si svolge in bassa stagione. I misteri della politica portano, seppure in 25 anni, alla nascita del palazzo dei congressi ma non della zona alberghiera. Ora la situazione delle vicende di usucapione pone la destinazione originaria dell'area in secondo piano.

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