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Ucciso a bastonate, condannati autore e complice

Le ricerche in acqua dell'arma con cui è stato ucciso il cameriere 46enne Agostino Salis
Le ricerche in acqua dell'arma con cui è stato ucciso il cameriere 46enne Agostino Salis

Sedici e quattordici anni per Antonio Soddu e Dimitri Iacono riconosciuti colpevoli dell'omicidio del cameriere 46enne Agostino Salis

29 novembre 2014
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SASSARI. Condanna a sedici anni per Antonio Soddu e a quattordici per Dimitri Iacono, ritenuti i responsabili dell'omicidio di Agostino Salis, ucciso a bastonate nella notte fra il 17 e il 18 febbraio scorsi. La sentenza è stata emessa questo pomeriggio dal giudice per le udienze preliminari di Sassari, Giuseppe Grotteria, al termine del processo a loro carico, celebrato col rito abbreviato.

L'omicidio venne scoperto la mattina del 18 febbraio nelle campagne di Maristella, nel territorio del Comune di Alghero, quando alcuni abitanti della frazione notarono il corpo insanguinato di Salis, cameriere algherese di 46 anni. Le indagini della polizia portarono al fermo di tre persone, una delle quali risultò estranea al delitto.

Gli altri due erano Antonio Soddu, 26 anni, e Dimitri Iacono, di 22. Mesi prima a Soddu era stato rubato il portafogli e qualcuno gli aveva riferito che il ladro poteva essere Agostino Salis, che chiedeva di sapere chi l'accusasse. Quella notte la vittima incontrò Soddu in un bar di Alghero e insistette per avere quel nome. Soddu lo invitò a seguirlo in un luogo appartato. In auto salirono anche Dimitri Iacono e una quarta persona, poi scagionata. A Maristella, Soddu e Salis litigarono e quest'ultimo colpì l'altro con un bastone.

Al pestaggio, è la convinzione del pm Gianni Caria e da oggi anche del tribunale di Sassari, partecipò anche Iacono. Soddu infierì su Salis anche dopo che questo perse i sensi, prese dal cofano dell'auto un attrezzo agricolo col manico in vetroresina, poi recuperato dai sommozzatori della polizia nel porto di Alghero, e lo colpì ancora. Poi i tre rientrarono in città.

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